Cresce a Matera la proposta teatrale con la formazione di nuovi gruppi che spaziano dal repertorio classico a quello dialettale e sperimentale. L’ultima formazione nata, la nona, è la compagnia del “TeatroPovero” che l’8 gennaio porterà in scena “Minn jer, minn jaet i 'mminn ò dess” (Mondo era, mondo è mondo sarà), una commedia in tre atti in vernacolo materano del regista Tonio Epifania
28 Dicembre 2009
MATERA - Cresce a Matera la proposta teatrale con la formazione di nuovi gruppi che spaziano dal repertorio classico a quello dialettale e sperimentale. L’ultima formazione nata, la nona, è la compagnia del “TeatroPovero” che l’8 gennaio porterà in scena “Minn jer, minn jaet i 'mminn ò dess” (Mondo era, mondo è mondo sarà), una commedia in tre atti in vernacolo materano del regista Tonio Epifania.
L'esperienza segue a quelle delle compagnie “Il Sipario”, diretta da Bruno Frangione, “Il teatro fatto in casa” da Massimiliano Burgi, “Il teatro del Carro Parlante” da Gianfranco Ferrara, “Skenè” legato alla verve napoletana di Catello Chiacchio. A questi gruppi seguono tradizioni consolidate come quella di “Talia Teatro” di Antonio Montemurro che si è cimentato di recente con “L'Avaro” di Moliere, del “Teatro dei Sassi” di Massimo Lanzetta o di Hermesteatro di Emilio Andrisani che hanno all’attivo numerose rappresentazioni nei lavori di ricerca e della cultura meridionale. Datata è l’attività svolta negli anni Ottanta dal Gruppo Teatro Matera, fondato nel 1974 da Enrico Annecchino, che si specializzò in suggestive rappresentazioni di tema religioso come “La Cometa nei Sassi” nel periodo natalizio e nella “Passio Christi” durante la Quaresima.
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