BASILICATA - Trasformare l’anziano in una risorsa, superando la prospettiva dell’assistenza: è questa la linea guida del «Progetto di coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull'invecchiamento attivo» che è stato presentato oggi, a Potenza, alle associazioni e ai sindacati lucani: lo ha reso noto l’ufficio stampa della giunta regionale.
La Basilicata - è stato sottolineato - è tra le 12 Regioni e Provincie autonome dotate di una legge trasversale sull'invecchiamento attivo e dispone dei «Laboratori di comunità": l’obiettivo è «di intercettare i bisogni emergenti di chi ha più di 65 anni e che, secondo Istat, rappresentano il 24,5 per cento della popolazione residente».
Attraverso il progetto si intende promuovere uno stile di vita che porti benefici psicologici, di salute e di una buona qualità della vita, attivandosi in uno o diversi ambiti della sfera sociale e personale.
«Abbiamo il dovere di promuovere - ha messo in evidenza l'assessore regionale alla salute, Francesco Fanelli - ogni iniziativa volta all’invecchiamento attivo i cui effetti si manifestano anche sui sistemi di welfare».
«Interverremo - ha concluso l’assessore allo sviluppo economico Michele Casino - per sostenere tutti quei progetti che puntano a migliorare la qualità della vita nei nostri territori. La Basilicata può diventare un modello».