«Attenti, nella crisi le mafie stanno diventando più forti». L’allarme è stato lanciato da Vera Lamonica, responsabile del settore Mezzogiorno della Cgil, nel corso del convegno su “Legalità, sviluppo, diritti nel Metapontino”. «Mentre, infatti, c’è un deficit di liquidità delle imprese e soffrono le famiglie – ha spiegato Lamonica - le holding criminali hanno capitali immensi da immettere sul mercato. E la gente è diventata più ricattabile per la disoccupazione»
19 Settembre 2009
SCANZANO JONICO - “Attenti, nella crisi le mafie stanno diventando più forti”. L’allarme è stato lanciato da Vera Lamonica, responsabile del settore Mezzogiorno della Cgil, nel corso del convegno su “Legalità, sviluppo, diritti nel Metapontino”. “Mentre, infatti, c’è un deficit di liquidità delle imprese e soffrono le famiglie – ha spiegato Lamonica - le holding criminali hanno capitali immensi da immettere sul mercato. E la gente è diventata più ricattabile per la disoccupazione. Ma il Metapontino, al di là dei suoi problemi specifici, non è una delle aree devastate del Sud. Questa è una realtà che corre dei rischi ma che ha delle potenzialità importanti di sviluppo”.
Un concetto sviluppato da molti degli intervenuti nel dibattito. Nessuno ha nascosto i problemi di questo territorio (incendi di attività produttive senza che siano sta individuati i responsabili, ipotesi di interessamento nucleare di Scanzano Ionico e Rotondella, “caso” delle navi con carichi radioattivi o tossici che sarebbero state affondate nello Ionio, blocco del complesso Marinagri, mancato rispetto dei contratti da parte di alcuni datori di lavoro) ma neanche sono state sottaciute le sue possibilità.
“Qui ritroviamo – ha detto Manuela Taratufolo, segretaria provinciale Cgil – tutte le potenzialità per rilanciare l’economia. C’è la risposta verde (eolico, solare), bianca (ricerca all’Enea di Rotondella, all’Agrobios ed a Pantanello), rossa (la voglia di lavoro dei giovani e dei disoccupati). Qui ci sono le risposte alla crisi di un Mezzogiorno dimenticato dal Governo nazionale”.
Agricoltura, turismo, servizi, le carte individuate per lo sviluppo. Ma, occorre risolvere le criticità presenti. Taratufolo: “Noi coniughiamo il fronte della legalità con quello dello sviluppo e dei diritti. Solidarizziamo con gli imprenditori attaccati dagli incendiari: guai a dare albergo a fatti di questo tipo. Abbiamo fiducia nelle forze dell’ordine affinché riescano a dare un volto ai responsabili. Così, diciamo no al nucleare nel Metapontino come nel 2003. All’Enea chiediamo una ricerca applicata alle potenzialità del territorio e non nel settore atomico. Per Marinagri auspichiamo che la magistratura faccia chiarezza e, nel caso, sblocchi un’attività che può fare economia”. Proposte che la Cgil ha affidato alle istituzioni (presente a Scanzano J. il vicepresidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico) avvertendo che non demorderà dalla realizzazione delle sue rivendicazioni e proposizioni. [fi.me.]
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