di Valentino Sgaramella
Non si placano le proteste delle famiglie con figli disabili che non ricevono più il servizio di trasporto su scuolabus al mattino, nonostante l’annuncio della ripresa da oggi.
Ora è la volta di Raffaele T. di Bitetto, padre di un 17enne affetto da distrofia muscolare di Duchenne che lo rende perfettamente intelligente ma impossibilitato a deambulare.
«Abbiamo avuto l’ennesima conferma di un disguido da parte della Città metropolitana. Credo che prima di fare le vacanze natalizie potrebbero risolvere i problemi della gente» sbotta.
Suo figlio è stato sempre accompagnato con lo scuolabus da casa al liceo scientifico Amaldi di Bitetto. «Adesso il trasporto è venuto meno. Ci dissero che il servizio sarebbe ripreso a partire dall’8 gennaio; come sempre mio figlio è uscito fuori casa in attesa del pullmino che non è arrivato. Poi mi sono reso conto che il problema non riguarda solo mio figlio».
Il genitore a quel punto chiama il sindaco di Bitetto, Fiorenza Pascazio: «Confermò che il problema è di competenza della Città metropolitana. Ho anche parlato con servizi sociali del Comune con cui ho avuto qualche scambio polemico». Il genitore non va per le lunghe: «Dissi al sindaco che sarà pur vero questo ma anche il Comune dovrebbe adoperarsi per risolvere il problema. Devo andare a protestare in Città metropolitana? Il sindaco – prosegue - mi disse che dall’11 gennaio il servizio sarebbe ripreso e che saremmo stati contattati ma io non ho ricevuto alcuna comunicazione e sono convinto che l’11 gennaio (oggi - n.d.r.) il pullmino non arriverà».
Replica il sindaco Pascazio: «La competenza del trasporto scolastico di questo tipo è in capo alla Città metropolitana. A partire da quest’anno, la Città metropolitana ha rimodulato il servizio e ce lo ha comunicato ad inizio del corrente anno scolastico».
Infatti, hanno proceduto ad una nuova gara d’appalto. «Io non ho competenza alcuna su questa questione. Nonostante ciò, siccome in paese ci conosciamo un po’ tutti, i servizi sociali e lo stesso assessore si sono prodigati per ripristinare il servizio». E approfondisce: «Il Comune ha le mani legate. Non posso nemmeno distrarre dei soldi dal mio bilancio per pagare un servizio che compete ad un altro ente. Se lo avessi fatto sarebbe stato un provvedimento abnorme. Ci siamo, invece, spesi personalmente in colloqui in Città metropolitana». Poi con sicurezza: «Sappiamo che dalla mattina di giovedì 11 gennaio dovrebbe ripartire il servizio di accompagnamento. Se avessi potuto inviare lo scuolabus comunale per prelevare il ragazzo da casa ed accompagnarlo a scuola lo avrei fatto ma non è competenza del Comune. Serve una pedana per l’accesso ai disabili, è un trasporto specifico».
Il pallino è nelle mani di Giuseppe Valenzano, consigliere delegato ai Servizi alla persona e lavoro della Città metropolitana: «C’è stato un intoppo burocratico legato ad una verifica presso l’Agenzia delle entrate, abbiamo proceduto all’aggiudicazione provvisoria». La ditta avrebbe dovuto firmare il contratto venerdì 5 gennaio per ripristinare il servizio l’8 gennaio. «La ditta ha chiarito alcune situazioni ed abbiamo proceduto in tempi rapidissimi con l’aggiudicazione definitiva ed informare le famiglie; è stata già informata la famiglia e la scuola dove il ragazzo frequenta: dall’11 gennaio il servizio viene ripristinato anche per il ragazzo in questione». Poi: «Ho verificato se il ragazzo fosse inserito nell’elenco della nuova gara. Ho provveduto ad informare il sindaco e la famiglia e mi è stato detto che sono stati informati».