Mercoledì 10 Dicembre 2025 | 20:22

Bari, in Università l'Open Sound Festival 2025: arriva Steve Goodman aka Kode9

Bari, in Università l'Open Sound Festival 2025: arriva Steve Goodman aka Kode9

 
Redazione online

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Bari, in Università l'Open Sound Festival 2025: arriva Steve Goodman aka Kode9

Il dj, artista elettronico, ricercatore, studioso del suono e produttore scozzese, sarà in dialogo con la professoressa Claudia Attimonelli

Mercoledì 10 Dicembre 2025, 14:06

L'Università degli Studi di Bari Aldo Moro rinnova la sua attenzione per i linguaggi extra accademici del contemporaneo accogliendo Open Sound Festival 2025 con il suo atteso ospite d’eccezione, Kode9, per un evento inedito.

Sabato 20 dicembre 2025 dalle 11:00 alle 13:00, nell'Aula Magna dell'Ateneo di Bari (ingresso Via Crisanzio), il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione (ForPsiCom) organizza Stando nelle basse frequenze, tra archivi sonori e carne elettronica, un incontro a cura di Open Sound Festival e UNIBA con Steve Goodman aka Kode9, dj, artista elettronico, ricercatore, studioso del suono e produttore scozzese, in dialogo con la docente del corso di Media, Cultura Visuale e Sound Studies, Prof.ssa Claudia Attimonelli. L’evento universitario rientra nel programma culturale di Open Sound Festival, nato in Basilicata e giunto alla sua VII edizione, e vedrà in apertura i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, il Prof. Roberto Bellotti e la traduzione consecutiva a cura di Lorenzo Montefinese (IULM Phd).

Steve Goodman, noto come Kode9, è considerato il pioniere della bass music, figura centrale nella ridefinizione di generi musicali di fine Millennio traghettati negli anni Duemila, quali Dubstep, Drum ‘n Bass, Jungle, nonché della loro sperimentale contaminazione definita da un racconto sonoro denominato Sonic Fiction. Goodman ha conseguito un PHD in filosofia alla Warwick University (Birmingham) dove entrò a far parte della CCRU (Cybernetic Culture Research Unit), centro di culto dedicato, negli anni Novanta, agli studi sull’avvento della cyberculture, dell’Internet, delle possibilità aperte dalla fisica quantistica, in chiave accelerazionista e fantascientifica. È grazie in particolare al contributo di Steve Goodman che si diffonde il concetto di Iperstizione – una profezia che si autoavvera – esplorato in scritti e produzioni che indagano gli effetti del capitalismo a partire dall’analisi della cultura pop e dei suoi spettri.

Dalla sua etichetta discografica avanguardista, Hyperdub, provengono artisti quali Burial, Dj Rashad, Lee Gamble, Dj Haram e naturalmente lo stesso Kode9 che con The Spaceape introdusse sonorità e tematiche filosofiche in tracce musicali che esprimevano la spettralità del suono, riferendosi al concetto marxiano di Hauntology del filosofo Jacques Derrida.

Dopo i saluti istituzionali del Prof. Roberto Bellotti, ordinario di Fisica, a suggellare l’inevitabile intersecazione di campi di ricerca che in questa occasione sembrano virtuosamente dispiegarsi, l’incontro di sabato 20 dicembre approfondirà temi cari a Kode9 in dialogo con Claudia Attimonelli, i cui studi pionieristici sull’afrofuturismo e la musica elettronica sotto la lente dei Sound Studies, permetteranno al pubblico di studentesse, studenti e di persone appassionate di immergersi in un universo sonico distopico tra theory fiction e basse frequenze.

Da Memories from the future (2006) ad Escapology (2025) passando per l’iconico saggio, Sonic Warfare (2010) / Guerra Sonora (tradotto da Nero ed. nel 2024) – una sofisticata riflessione tra suono e politica, dove i Sound Studies incontrano il concetto di “politica della frequenza”, la conversazione indagherà come emozioni, rivolte, conflitti ruotino attorno al potere e alla potenza del suono. L’appuntamento proseguirà con Escapology – il live audio-visual di Kode9 – che avrà luogo lo stesso giorno, sabato 20 dicembre alle ore 21 nell’Auditorium R. Gervasio di Matera.

L’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro è stata già sede di incontri su tematiche affini come l’Afrofuturismo, ospitando nel 2018 l’artista afrofuturista di Detroit, Qadim Haqq, autore della mitografia di Drexciya, duo electro di culto a cui lo stesso Kode9 dedicava riflessioni innovative in uno scritto della CCRU del 1999 che verrà proiettato la mattina dell’incontro.

L’ingresso è aperto a tutte/i fino ad esaurimento posti e sono previsti 0.25 cfu per le classi di Sc. della Comunicazione. RadioUniba ospiterà nei giorni precedenti l’evento due speciali dedicati al Festival, a Kode9 e Hyperdub rec.

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