Domenica 19 Ottobre 2025 | 10:01

Bari, in Piazza Moro si va a rilento: i lavori slittano di un mese

Bari, in Piazza Moro si va a rilento: i lavori slittano di un mese

 
Davide Lattanzi

Reporter:

Davide Lattanzi

Bari, in Piazza Moro si va a rilento: i lavori slittano di un mese

Esercenti allarmati: le opere avrebbero dovuto concludersi a ottobre

Venerdì 29 Agosto 2025, 12:20

«Da giorni non vediamo nessuno al lavoro: se non saranno rispettati i termini, qui chiuderemo tutti». L’allarme degli esercenti del primo tratto di via Sparano continua a tenere banco: i gestori degli esercizi commerciali a ridosso di piazza Moro lamentano un drastico calo degli incassi a causa delle opere in corso per la completa riqualificazione della zona della stazione centrale.

Un appello disperato che, in effetti, si traduce in alcuni dati oggettivi: da settimane il cantiere sembra fermo, privo delle maestranze specializzate e presidiato soltanto da pochi addetti alla manutenzione. Dopo l’avvio delle opere lo scorso 22 aprile che avrebbe dovuto prevedere tappe forzate, il rallentamento dell’ultimo mese è stato oggettivo: prima il rinvenimento a fine maggio delle basole storiche degli anni ‘30 (con la conseguente necessità dell’intervento della Soprintendenza per stabilirne conservazione ed eventuale integrazione) poi la scoperta di un ipogeo risalente al periodo bellico ad inizio agosto hanno comportato alcuni stop. Che si sono sommati al periodo a ridosso di Ferragosto. Se i primi termini previsti ipotizzavano addirittura il 30 settembre per poi scalare non oltre la fine di ottobre, ora sembra scontato un ulteriore rinvio di varie settimane. Lo spauracchio di arrivare a fine anno, pertanto, prende forma.

L’estate è stata avara per le attività del primo tratto di via Sparano: gli incassi di oltre una dozzina di esercizi si sono ridotti alla metà. Un crollo degli introiti che, secondo gli esercenti, sarebbe direttamente collegato alla mancanza di un corridoio pedonale attraverso il cantiere che avrebbe consentito il passaggio diretto tra la stazione ferroviaria e via Sparano. L’attuale configurazione, invece, impedisce il naturale flusso di persone provenienti dalla stazione verso il centro cittadino, penalizzando fortemente le attività della zona. Ecco perché i titolari di locali e negozi chiedono di considerare l’apertura immediata di un passaggio pedonale sicuro attraverso il cantiere, nonché che sia garantita una ripresa effettiva e visibile dei lavori, con un numero adeguato di operai impiegati. L’appello è già stato messo nero su bianco da alcuni esercizi storici come l’Ottica Zonno, la Libreria Roma, il Bar Sayonara, nonché Jerome Bakery, Grandvision, la gelateria Marrtinucci, la caffetteria My Day, l’apulian food Solho. Tuttavia, l’apertura di un passaggio all’interno del quartiere sarebbe già stata categoricamente esclusa per indifferibili ragioni di sicurezza, così come appare complessa la strada per un eventuale risarcimento dei danni subiti dalle attività. Confermato, invece, l’impegno a riprendere le opere a pieno ritmo non oltre i primi giorni di settembre, ma recuperare tutto il ritardo accumulato sembra davvero improbabile. Se lo scenario non cambierà, alcuni esercizi sono già pronti a valutare possibili vertenze.

I lavori per il completo restyling di piazza Moro che sarà pedonalizzata, allestita con nuovi spazi verdi (previsto un parco urbano e il rinnovamento delle aree esterne), arricchita con un sistema per la sosta dei veicoli e ammodernata con un tecnologico sistema di illuminazione, sono a cura del gruppo Ferrovie dello Stato per un importo di circa cinque milioni derivanti da fondi Pnrr. Il cantiere attuale riguarda la zona a nord della rotatoria, sull’area compresa tra l’ultimo isolato di via Sparano, corso Italia, la fontana centrale, via De Cesare e via Niccolò dell’Arca. In seguito i lavori si sposteranno nell’area a sud della rotatoria: un tratto più grande e impegnativo che dovrebbe vedere la luce entro giugno 2026 donando ad una zona spesso oggetto di gravi criticità un volto più moderno, attrattivo e fruibile da parte dell’utenza. Un upgrade che, però, potrebbe portare con sè spinose querelle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)