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Bitonto e Palo, il parco eolico non s’ha da fare: la Regione boccia il progetto

Bitonto e Palo, il parco eolico non s’ha da fare: la Regione boccia il progetto

 
Loredana Schiraldi

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Loredana Schiraldi

Bitonto e Palo, il parco eolico non s’ha da fare: la Regione boccia il progetto

L’ulteriore impianto tra gli ulivi già stoppato dal Comune

Domenica 17 Agosto 2025, 12:21

Il parco eolico da sedici aerogeneratori tra Bitonto e Palo del Colle non s’ha da fare. Almeno per la Regione Puglia.

Ad un mese dal no alla Maxima RW2 srl, società barese che vorrebbe piazzare diciotto pale tra le stesse città e Toritto, il Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana torna a bocciare le proposte delle aziende intenzionate a sfruttare il territorio dell’Alta Murgia per la produzione di energia green.

Nei giorni scorsi, via Gentile, che pure a maggio scorso aveva benedetto l’idea di realizzare un impianto da cinque aerogeneratori tra Palo e Bitonto, ha rilasciato parere non favorevole al progetto che la Zinenergy srl ha presentato tre mesi fa al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per la richiesta di avvio del procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).

La società bolognese, giudicando la zona interessante “sotto il profilo della ventosità”, vorrebbe infatti realizzare l’impianto denominato “Bitonto Palombaio”, dal nome della frazione della città dell’olio direttamente interessata dal progetto. Ben dieci le pale da installare in suoli coltivati in territorio comunale di Bitonto, in cui sarebbero localizzati anche il sistema di accumulo e la stazione utente, sei quelle da piazzare in agro di Palo del Colle.

Un’idea che non convince però gli uffici regionali.

Come si legge nella relazione del Dipartimento Ambiente, l’area di progetto ricadrebbe parzialmente nella fascia di rispetto dei beni sottoposti a tutela. Due degli aerogeneratori da collocare a Bitonto sarebbero infatti distanti meno di tre chilometri dal Tratturello via Traiana.

La società proponente, inoltre, non avrebbe fornito documentazione che evidenzi l’assenza di produzioni agricole di qualità certificata nelle aree interessate, né avrebbe precisato se la realizzazione del parco comporterebbe l’espianto delle colture di pregio esistenti, come uliveti, mandorleti e vigneti.

I progettisti, inoltre, rilevano la presenza, nel buffer di 500 metri dalle opere, di fasce di bosco, alberature stradali, vegetazione arbustiva e muretti a secco, di cui però non chiariscono a sufficienza le misure di conservazione.

Da approfondire inoltre l’eventuale interferenza dell’impianto eolico con altri già parchi analoghi in corso di valutazione Ambientale (VIA), in via di realizzazione e con procedura già avanzata, nel raggio di dieci chilometri.

La decisione finale sull’adozione del provvedimento di VIA spetterà però al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che dovrà valutare ora il parere regionale e le osservazioni presentate da comuni, ambientalisti e cittadini.

Intanto, però, l’incubo eolico sembra non finire mai per Bitonto.

La città dell’olio sarebbe infatti interessata, insieme ai comuni di Ruvo di Puglia e Terlizzi, da un altro progetto, per cui solo due giorni fa si è aperta la fase di invio delle osservazioni.

A presentare istanza di avvio del procedimento VIA, questa volta, sarebbe la R-WIND s.r.l. Della società cosentina, la volontà di installare diciotto pale eoliche e realizzare l’impianto denominato “Ruvo”, dalla potenza complessiva di 105,40 MW.

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