Sabato 06 Settembre 2025 | 11:07

Turi, risse notturne tra migranti: incubo nella villa comunale

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

Turi, risse notturne tra migranti: incubo nella villa comunale

Vetri in frantumi e fioriere distrutte: intervenuti carabinieri e 118

Lunedì 09 Giugno 2025, 10:36

TURI - Una notte di violenze tra migranti in villa comunale. Tra l’una e le 4 del mattino si sono verificati due pestaggi nei pressi di due bar prospicienti la villa comunale in piazza Sandro Pertini. A raccontare le violenze la proprietaria di uno dei locali che si trova sul marciapiedi che costeggia la villa, in via Antonio Orlandi.

Serena Costantino, la signora che accoglie l’invito a raccontare l’accaduto, dichiara che tutto ha inizio poco dopo l’una dell’altra notte. Sono 5 o 6 nordafricani che hanno dato vita ad una violenta rissa, in realtà un pestaggio: sono circa in cinque contro uno. La vittima viene lasciata esanime sull’asfalto in condizioni gravissime. «Dal mio bar abbiamo immediatamente allertato i carabinieri». Infatti dal nucleo radiomobile della compagnia di Gioia giungono alcune auto unitamente a un’ambulanza del «118» che trasporta il ferito al pronto soccorso.

Poco dopo si avvicina un secondo gruppo di nordafricani, con uno di questi ubriaco. Il gruppetto si avvicina al bar della signora Costantino che fuoriesce dal locale cercando di placare gli animi, mentre un uomo al rifiuto da parte della signora di dargli da bere, le inveisce contro minacciandola più volte. Il gruppo guadagna quindi l’interno della villa, dove parte una lite violenta a suon di calci e pugni, con la vittima che finisce denudata. «Urlava come un forsennato, gli altri del gruppo lo hanno trascinato via con la forza», dice la signora.

La vittima torna alla carica. Intende entrare nel bar per bere. «Ho detto più volte che il bar era chiuso. Allora ha distrutto le fioriere. Gli amici lo hanno trascinato con la forza in una stradina adiacente». E lì ancora una volta una mega rissa. «Si sono sferrati pugni e presi anche a morsi, si sono strappate le maglie di dosso e le scarpe. Al termine era quasi tutti denudati. Il più ubriaco al termine è rimasto per terra privo di sensi».

Ancora una volta sono stati chiamati carabinieri e l’ambulanza del 118. Sono all’incirca le 4 del mattino. «È una costante durante la raccolta cerasicola», dice la Costantino.

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