Domenica 07 Settembre 2025 | 10:57

Bari, il branco molesto in via Argiro: contro i turisti lanciati anche panini e monetine

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari, fidanzatini picchiati da baby gang. Mamma al sindaco: Posso vietare ai miei figli di uscire?

I ragazzi hanno continuato a vagabondare da un luogo all'altro della movida, nel cuore del Murat dello shopping, restando in giro tutta la sera, apparentemente senza meta, bullizzando nei pressi del McDonald di Piazza Moro una piccola comitiva

Lunedì 19 Maggio 2025, 06:22

11:56

Bari - Cattivissimi loro. Giovanissimi, adolescenti, ma già canaglie senza scrupoli che rubano il pane dai ristoranti di via Argiro per lanciarlo insieme a monetine contro i turisti. Per lo più sono i ragazzi della «paranza» di Bari Vecchia, del Libertà, del San Paolo, di Japigia i quartieri dove la cultura della paura e del silenzio fa parte del «clima» e la camorra socializza, forma e trasmette la sua «mala educaciòn» superando gli insegnamenti della famiglia e della scuola.

Minorenni con una forte inclinazione alla devianza, alla ribellione, svezzati per strada e mandati allo sbaraglio. Un po’ bulli, un po’ teppisti, un po’ «picciotti», giovani sopra i 14 anni (a volte anche sotto), componenti di piccole bande a «geometria variabile», che cambiano in ragione di assetti non consolidati, hanno il destino segnato. Facce d’angelo, fedina penale immacolata ma con un curriculum fatto di piccoli reati e cattive compagnie.

Vantano un repertorio di illeciti e trasgressioni quotidiane, consumate «in branco», tra le quali ricorrono frequentemente il furto (spesso ai danni di coetanei), la minaccia, l’insulto, la presa in giro anche di matrice razzista ed omofoba, la sopraffazione, l’aggressione con lo sfregio dell’appropriazione di un oggetto della vittima, una specie di trofeo. Spacconate, prepotenze, violenze, atti di teppismo consumati per alimentare il senso di impunità e onnipotenza. L’ultimo dei numeri da circo della solita comitiva di giovani violenti è stato il lancio di bocconi di pane rubati l’altra sera (ore 21) dai tavolini dei ristoranti di via Argiro. Nel mirino gruppetti impauriti di turisti seduti nei dehors a godersi il tepore di una serata primaverile e bersagliati anche con qualche monetina.

Lo stesso «branco» ha continuato a vagabondare da un luogo all'altro della movida, nel cuore del Murat dello shopping, restando in giro tutta la sera, apparentemente senza meta, bullizzando nei pressi del McDonald di Piazza Moro una piccola comitiva di ragazzi di prima liceo e infine facendo perdere le loro tracce nei vicoli della città vecchia dopo una sfilza di altre carognate. Una «stesa» a bassa intensità. Ogni fine settimana la città assiste alla transumanza delle baby gang verso i luoghi della movida: Madonella, Bari Vecchia, Murat. La mala gioventù, tra devianza, antisocialità e criminalità minorile segue i ritmi della Bari da bere. Chiamatela gioventù bruciata che si ribella alle regole sociali e morali e finisce per assumere comportamenti penalmente rilevanti nei luoghi dello shopping, del turismo.

Sciamano come cavallette fameliche, stormi d’uccelli neri, i cappucci delle felpe calati sulla fronte come i componenti della comitiva di adolescenti, ragazzi e ragazze, che quattro settimane orsono hanno messo in mezzo due quattordicenni intenti a chattare con il telefonino di una delle due. «Mi presti il tuo iPhone, devo fare una chiamata al mio ragazzo» con questa scusa una delle ragazze del branco si è impossessata del cellulare. Dopo aver letto in gruppo e ad alta voce i messaggi nella chat e aver presa in giro le loro coetanee, il branco ha lasciato cadere lo smartphone nella fontana di piazza Umberto. Le ragazzine derubate e sbeffeggiate sono riuscite a recuperare il telefono mentre era ancora integro, entrando nella vasca e bagnandosi fin quasi alla cintola. Un caso di bullismo a bassa intensità, un esercizio di inutile tracotanza e prepotenza.

L'identikit delle baby gang dipinge un quadro inquietante. Di solito sono composte di una decina di giovanissimi con un'età compresa tra i 13 e i 18 anni. Sono violenti, aggressivi e hanno costantemente stampato i n faccia un ghigno beffardo. Segni distintivi l’arroganza e la protervia. Li senti arrivare. Fanno versi inconfondibili, gutturali. Pesante la cadenza dialettale. Coltivano il mito degli eroi negativi eTyson, Biscottino, Lollipop, O'Russ, Briatò, i protagonisti de «La paranza dei bambini», il romanzo di Saviano. La devianza minorile è un processo che a Bari affonda le proprie radici in un meccanismo economico e sociale. La subcultura criminale mette in comunicazione giovani e adulti attraverso il ciclo dei furti, delle rapine e della droga.

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