BARI - Un tifoso è stato picchiato davanti al figlio durante la manifestazione di protesta fuori dallo stadio San Nicola a Bari perché voleva recuperare uno zainetto: le immagini, virali sui social, hanno fatto discutere, e i gruppi delle tifoserie organizzate della Curva Nord hanno diffuso un comunicato per prendere le distanze.
«Nelle scorse ore è stato diffuso un comunicato dei gruppi organizzati della Curva Nord che si dichiarano totalmente estranei alla vicenda. «In merito alla rissa avvenuta all'esterno della Curva Nord, ieri, durante la gara Bari-Pisa, teniamo a rimarcare la nostra totale estraneità.
Nello specifico, esprimiamo una ferma condanna dell'accaduto, in quanto avvenuto sotto gli occhi di un bambino.
Spiace essere finiti nell'occhio del ciclone: spesso ci ritroviamo ad essere oggetto di critica, a prescindere da quelle che sono le nostre effettive responsabilità e questo non ci sta bene.
Giornalisti e fruitori dei social farebbero meglio ad accertarsi dei fatti, prima di puntare il dito contro i gruppi organizzati che, nel momento dell'accaduto, erano intenti a protestare sotto la porta numero 1 dello stadio.
Determinati episodi feriscono la sensibilità umana e ribadiamo la nostra ferma condanna».
DURA LA CONDANNA DELLA SOCIETA' E DEL SINDACO LECCESE
Il Bari condanna l’aggressione ad un tifoso avvenuta all’esterno dello stadio San Nicola durante la gara con il Pisa: «Il Bari - è scritto nella nota della società -, in riferimento ai fatti violenti accaduti ieri intende esprimere, ancora una volta e con fermezza, la condanna verso ogni forma di violenza, fisica, ancorché verbale. Questi sono atteggiamenti che non appartengono nella maniera più assoluta alla nostra Comunità e non rappresentano in alcun modo i valori che questo Club promuove da sempre. Ogni forma di aggressione o intimidazione resta sempre inaccettabile, senza se e senza ma».
«La nostra società - prosegue il comunciato - ha sempre lavorato per costruire un ambiente sicuro e accogliente allo stadio, un ambiente aperto alle famiglie, ai bambini e a tutti coloro che vivono il calcio come passione e festa». «Rispettiamo - prosegue la nota, commentando il dissenso della tifoseria organizzata espresso nelle ultime settimane verso la dirigenza - la libertà dei tifosi di esprimere dissenso, anche in forma di contestazione, riguardo a risultati sportivi o scelte societarie. Tuttavia, condanniamo con forza ogni tentativo di trasformare questo legittimo diritto in un pretesto per compiere atti illeciti, violenti o dannosi per l’immagine della città, del club e della sua tifoseria». La società rinnova la collaborazione con autorità e forze dell’ordine per evitare il ripetersi di simili episodi gravissimi. «Il club continuerà a collaborare con le Autorità competenti per garantire che lo stadio San Nicola resti un luogo di sport, condivisione e rispetto», conclude la nota.
“Sono sconcertato dalla brutalità dell’aggressione perpetrata ai danni di un tifoso all’esterno dello stadio San Nicola. Niente può giustificare la violenza, mai, a maggior ragione in contesti di aggregazione e sport. Questi bruti, capaci di accanirsi con violenza e totale sprezzo di ogni regola del vivere civile contro un uomo solo, per giunta in compagnia di un bambino, sono nient’altro che ignobili. Per me questo non è tifo, e non può trovare alcuno spazio nella nostra comunità. Sono episodi da condannare con forza, lo dico anche a chi frequenta lo stadio e che magari ha assistito a questa barbarie: dobbiamo isolare i facinorosi, denunciando i responsabili di qualsiasi gesto violento. Vanno allontanati anche dal tifo organizzato. Uno di loro è già stato identificato, mi auguro che le Forze dell’ordine possano rintracciare al più presto anche gli altri. Alla vittima dell’aggressione e a suo figlio giunga l’abbraccio mio personale e della città di Bari, composta per la quasi totalità di persone da gente per bene”. Queste le parole del sindaco di Bari Vito Leccese.