
In un post sui social Fabio Losito argomenta le sue considerazioni su una decisione definita «un’altra pagina nera nella storia di questa amministrazione».
Venerdì 25 Aprile 2025, 11:11
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BARI - La decisione di annullare il concerto previsto per la serata del 25 aprile in Piazza Umberto ha scatenato non poche reazioni. L'ex assessore Fabio Losito ha commentato severamente sui social la decisione «venuta proprio dal Comune di Bari, in osservanza del lutto nazionale», definendola «un’altra pagina nera che si aggiunge alla storia di un’amministrazione sempre più prona al volere dei preti, dei costruttori, degli interessi economici particolari».
Il post continua contestando la celebrazione del 25 aprile «con riti stanchi, riservati ad una generazione in via d’estinzione e che evidentemente non si rende conto di quanto possa essere importante, oggi più che mai, rendere protagonisti i giovani».
E poi incalza: «Nell’imbarazzante e imbarazzato scarno comunicato del Coordinamento Antifascista si parla di un rinvio del concerto al 2 giugno. Altra scelta sciagurata, perché da sempre i neonazifascisti cercano di sovrapporre le due date, per svuotare di significato quella dedicata alla liberazione dal giogo nazifascista»
L'ex assessore conclude così: «Sono personalmente imbarazzato da tanto bigottismo e da tanta ipocrisia nel sottomettersi a un potere ecclesiastico che nella nostra città ha un peso preponderante e svolge una pervicace azione di erosione e appropriazione indebita del patrimonio pubblico». Sottolineando il suo dissenso:«Da cittadino barese, non posso che ribadire il mio sentimento di vergogna al cospetto di cotanto bacchettonismo. Siete imbarazzanti nel vostro costante inseguimento del consenso, finalizzato esclusivamente a garantire le vostre posizioni di potere».
Intanto in mattinata i collettivi studenteschi si sono ritrovati per manifestare in piazza Umberto e cortei si snodano lungo le vie del centro. L'iniziativa del corteo, "25 aprile, partigiani contro la guerra, riarmo, genocidio e repressione" partito alle 10.30 da piazza Risorgimento, ha visto l'adesione di una serie di associazioni tra cui la Comunità palestinese di Puglia e Basilicata, i Cobas, le Donne in Nero Bari e gli Usb Bari.