BARI - Lo smaltimento delle macerie da un lato, i lavori per la messa in sicurezza dall’altro. Comincia una settimana fondamentale per il quartiere Carrassi. La zona in cui è avvenuto il crollo della palazzina tra via Pinto e via De Amicis lo scorso 5 marzo resta ancora fortemente compromessa a causa della presenza dell’imponente cumulo di macerie derivanti sia dal crollo dell’edificio del civico 6, sia dalla successiva demolizione del «troncone» superstite al collasso della struttura. Polvere, detriti e rifiuti creano disagi ai residenti dell’area, ma la criticità sarà essere affrontata con la massima urgenza.
Nelle prossime ore, infatti, scadranno i sette giorni dalla notifica dell’ordinanza sindacale ai proprietari degli appartamenti che dovrebbero occuparsi della rimozione dei detriti. Il pool di legali che segue il condominio ha comunicato al Comune le riserve sull’onere che ricadrebbe sui privati, rimarcando come la nota in merito della Procura (che gestisce l’area soggetta a sequestro probatorio), incarichi la stessa amministrazione comunale dell’opera. La disciplina civilistica, invece - art. 2053 del codice -, imporrebbe il dovere di provvedere all’opera ai proprietari degli appartamenti. Tuttavia, non sembra proprio alle porte una controversia. Possibile che nelle prossime ore avvenga un altro contatto tra l’avvocatura dell’ente locale e i legali di via Pinto 6 per cercare una linea condivisa.
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE DIGITALE O ACQUISTA LA COPIA CARTACEA