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Aree attrezzate, parchi e cinema all’aperto: Bari cerca nuovi spazi per lo svago serale

Aree attrezzate, parchi e cinema all’aperto: Bari cerca nuovi spazi per lo svago serale

 
Rosanna Volpe

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Rosanna Volpe

 Aree attrezzate, parchi e cinema all’aperto: Bari cerca nuovi spazi per lo svago serale

Una nuova geografia del divertimento con cuori pulsanti in tutta la città: «Costruiamo insieme le politiche della notte» è il tema del sesto (e ultimo) forum promosso dal Comune

Giovedì 27 Marzo 2025, 14:02

BARI - Parchi aperti anche dopo il tramonto animati con musica, cinema all’aperto, sport notturno e aree food. Ma anche festival nelle aree verdi al sicuro e illuminati, nonché utilizzo temporaneo di spazi dismessi.

Una nuova geografia del divertimento con tanti cuori pulsanti in tutta la città. Ecco i temi affrontati ieri nel corso del sesto (e ultimo) forum «Costruiamo insieme le politiche della notte», dedicato alla rigenerazione urbana e ai nuovi spazi di aggregazione. Nella sala ex Tesoreria di Palazzo di Città il vicesindaco e assessore alla Rigenerazione Urbana, Giovanna Iacovone, e il delegato del sindaco alle Politiche della notte, Lorenzo Leonetti, che ha coordinato il calendario dei forum, hanno incontrato commercianti, imprenditori e studenti per discutere insieme sugli spazi che Bari può riscoprire e arricchire attraverso il contributo di tutti.

«La nostra convinzione – spiega la vicesindaco Iacovone - è che i luoghi concorrono normalmente ad esprimere delle identità individuali e collettive. Da tale reciprocità già dagli anni Ottanta e Novanta è nato il concetto di usi temporanei degli spazi. Un concetto oggi recuperato e rinnovato attraverso parole chiave come flessibilità e adattabilità. L’uso temporaneo dei luoghi dismessi per esempio può essere un modo per ridare vitalità e identità a quegli spazi. Non solo: può contribuire a creare una società policentrica al fine di decongestionare il centro cittadino dove si concentra la movida». Per Giovanna Iacovone «la costruzione di una nuova “Bari di notte” non può prescindere dalla necessità di conciliare le esigenze di tutti i protagonisti: dai cittadini che la attraversano animandola a chi reclama il diritto al riposo. Serve, quindi, ripensare la geografia del divertimento, immaginando nuovi spazi di aggregazione e delocalizzando parte della vita notturna. La Bari di notte deve avere tanti cuori pulsanti, distribuiti e diffusi in tutti i quartieri».

All’incontro ha partecipato anche Francesco Passaquindici che gestisce i «Giardini di Frida» nel parco Campione di Poggiofranco. Un contenitore di incontri, mostre ed eventi. Un punto di riferimento per il quartiere. Circa trentacinquemila presenze all’anno, infatti, si registrano tra chi partecipa agli appuntamenti trasversali organizzati dall’associazione. «Un’economia che cresce e si rivela un beneficio per la città», racconta Passaquindici. Il nostro appello è quello di snellire la burocrazia per l’organizzazione di piccoli eventi musicali».

“I report di questi incontri – conclude Lionetti - saranno caricati sul sito dedicato nelle diverse sezioni e saranno lasciati non solo alla lettura, ma anche alla possibilità di integrare con nuovi commenti. Questa ulteriore consultazione online durerà un mese. Terminata la raccolta di idee attraverso forum aperti e tavoli tematici, l’amministrazione procederà con l’analisi e la pianificazione, anche grazie al confronto con le migliori pratiche nazionali e internazionali. La bozza del “Piano per le politiche della notte” sarà presentata nel corso di un ulteriore momento di confronto pubblico e condivisione, per poi essere approvata e resa operativa con le prime azioni pilota».

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