BARI - La novità potrebbe arrivare già nelle prossime settimane con l’elenco delle zone autorizzate. Quelle che gli uffici comunali individueranno come aree di sosta e di parcheggio.
Il nuovo Codice della strada ridisegna a Bari anche la mappa dei monopattini. Non più mezzi lasciati a casaccio su marciapiedi, rampe, strisce o altro ma in appositi spazi.
Spazi per i monopattini Ad annunciare l’arrivo di questa nuova regolamentazione il comandante della Polizia Locale Michele Palumbo nel corso dell’audizione, assieme all’assessora alla Vivibilità Urbana Carla Palone nella commissione Trasparenza. L’organo consiliare di controllo, presieduto da Antonio Ciaula (Fratelli d’Italia), ha voluto accendere un faro su alcuni interrogativi scaturiti soprattutto dalle nuove norme stradali introdotte dalla riforma Salvini, in particolare anche sui temi delle piste ciclabili e delle nuove sanzioni legate ai ritardatari e agli smemorati del grattino sulle strisce blu.
Sui monopattini il nuovo codice della strada consente la sosta negli stalli riservati alle biciclette, ai ciclomotori e ai motoveicoli, ma vieta la sosta sul marciapiede, salvo nei casi in cui rientri nelle aree individuate dai Comuni con apposita segnaletica orizzontale o verticale o con coordinate Gps di localizzazione, in accordo con le aziende che gestiscono il servizio in sharing.
«Attendiamo indicazioni dagli uffici» spiega Palumbo ai consiglieri comunali ricordando che nelle prime settimane delle nuove regole «complice la pressante campagna di comunicazione, in molti utilizzano il monopattino indossando il casco».
Grattini tolleranza zero Altro tema di impatto quello del salasso dei grattini. A Bari non ci sarà alcuna tolleranza discrezionale per i tagliandi della sosta scaduti, ma solo il rispetto delle nuove norme nazionali. Con il codice Salvini la sanzione per il mancato pagamento del grattino (se non c’è il formato cartaceo né digitale) resta di 42 euro, ma viene maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata. Per il biglietto scaduto non vale più la regola dei 15 minuti concessi se l’automobilista ha pagato almeno un’ora con voucher o parcometro, ma è applicata una nuova regolamentazione. Fino al 10% del tempo per cui si è pagato si è in tolleranza e non si riceve la sanzione (ad esempio l’automobilista ha pagato 1 euro di sosta per 60 minuti, la tolleranza che gli viene concessa è di sei minuti dalla scadenza del grattino). Se invece il biglietto è scaduto da un tempo superiore al 10% e fino al 50% del tempo per cui si è pagato, la sanzione sarà di 21 euro maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata. Nei casi infine del grattino scaduto da un tempo superiore al 50% del tempo per cui si è pagato la sanzione sarà di 42 euro maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata. Un esempio pratico: nelle Zsr da 2 euro ad ora l’automobilista dovrà pagare 24 euro in più (visto che in centro a Bari il grattino vale per 12 ore, dalle 8.30 alle 20.30), mentre in nelle Zsr da 1 euro ad ora il balzello sarà ovviamente di 12 euro. Resta valido lo sconto del 30% se la sanzione viene pagata prima della notifica o entro cinque giorni dalla notifica ricevuta.
«Ci siamo già adeguati alle nuove sanzioni. All’inizio abbiamo ricevuto molti quesiti da parte degli automobilisti, ma al momento non abbiamo registrato ricorsi», spiega ancora il comandante Palumbo.
Ticket fino a mezzanotte E sempre sul tema grattini lo stesso capo della Polizia locale non ha escluso la sperimentazione in città del grattino sino alle ore 24. «La decisione dovrà essere presa dalla giunta comunale, ma a nostro avviso consentirebbe soprattutto nelle zone più centrali e a ridosso della stazione di permettere ai residenti, muniti di pass, di trovare parcheggio. Oggi dalle 20,30 in poi, quando scade il grattino, arrivano molte auto specie da altri quartieri o da fuori città».
Le piste ciclabili Sulle piste ciclabili al momento non ci sono grosse riformulazioni baresi. Quelle light restano, «ma si faccia una seria riflessione perché alcune come quella di corso Vittorio Emanuele sono inutili e soprattutto pericolose per ciclisti e pedoni», il commento caustico di Giuseppe Carrieri (Forza Italia). «Come si concilieranno le nuove piste ciclabili con le corsie del Brt, soprattutto in via Quintino Sella e De Rossi? Sarà un caos», la profezia di Pino Neviera (Udc).
E proprio sul Brt e sui suoi cantieri Palumbo non ha nascosto gli inevitabili disagi che saranno provocati alla viabilità e alla sosta, «ma, una volta terminata, sarà un’opera trasportistica utilissima che porterà dei vantaggi alla città riducendo l’utilizzo delle auto».