Sabato 06 Settembre 2025 | 23:18

Bari, il bilancio di Longo: «Primo tempo perfetto poi la stanchezza ci ha frenato»

 
Pierpaolo Paterno

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Pierpaolo Paterno

Bari, il bilancio di Longo: «Primo tempo perfetto poi la stanchezza ci ha frenato»

Poi, l’involuzione tecnica e tattica dopo alcuni innesti dalla panchina che consegnano la squadra ad un Sassuolo votato all’inseguimento del pareggio

Lunedì 10 Marzo 2025, 13:11

BARI - Bari da leccarsi le dita per tre quarti di gara. Poi, l’involuzione tecnica e tattica dopo alcuni innesti dalla panchina che consegnano la squadra ad un Sassuolo votato all’inseguimento del pareggio. Come accaduto in passato, Moreno Longo deve accontentarsi di mangiare pane e cipolla. Ingredienti poveri… che, tutto sommato, consentono ai biancorossi di strappare un buon pareggio perché ottenuto sul campo della capolista Sassuolo reduce da undici vittorie interne consecutive. Un pareggio a fondo perduto, a giudicare da una classifica che vede i Galletti noni e fuori dalla griglia playoff. Esito da mordersi le mani alla luce della quadratura del cerchio dimostrata nell’approccio alla gara. Il 3-5-2 suona come spartito congeniale, scritto sulle note assonanti di Bonfanti e Lasagna. Il tandem d’attacco ripaga la fiducia del tecnico, con l’ex veronese finalmente concreto sotto porta dopo circa quattro mesi di digiuno.

«Faccio i complimenti ai ragazzi - l’analisi di Moreno Longo dopo il triplice fischio - perché hanno giocato una partita importante contro un avversario che non aveva bisogno di presentazioni. Il Bari ha disputato un grande primo tempo, fatto di personalità e cercando di aggredire il Sassuolo. Bravi anche nel togliere spazi e profondità all’avversario quando non c’erano le distanze corrette. E, soprattutto, concreti col palleggio dove siamo venuti fuori molte volte bene con il gioco. Abbiamo lavorato bene nella profondità. Nel secondo tempo col trascorrere dei minuti l’intensità è calata ed è venuta fuori la qualità del Sassuolo. Ci stavamo difendendo bene con ordine. Sino al pareggio di Volpato, non c’erano stati grandi pericoli per noi a parte un colpo di testa fuori misura di Lovato. Ma una palla inattiva ha fatto pareggiare il Sassuolo. Usciamo col rammarico ma è un buon segno perché non era scontato pareggiare su questo campo al netto di una buona prestazione».

Le difficoltà del Sassuolo coincidono con i meriti del Bari. Longo sottoscrive e rimarca il concetto: «Sottolineo il grande primo tempo perché, oltre ad una eccelsa fase difensiva e ad un palleggio di grande valore che ci dava iniziativa, nella ripresa siamo riusciti a farlo meno bene per via della stanchezza». Longo sui cambi della ripresa che non hanno convinto del tutto: «A fine primo tempo, il Sassuolo ne ha fatti due. Con l’ingresso dei due esterni si è messo 4-2-3-1. Perciò ho spostato Maita a vertice e Benali a mezzala. In quel frangente, si è concesso qualche metro al Sassuolo. Dorval è in una fase di Ramadan da diversi giorni. Non è semplice mantenere la condizione. Oggi era stanco e sapevamo che alla fine poteva concedere qualcosa in termini di energia. Novakovich era entrato bene contro la Sampdoria. È entrato perché Bonfanti era molto stanco. Lo statunitense poteva tenere la palla e farci salire. Non avendo Lella, ho scelto Coli Saco che poteva darci dei centimetri soprattutto sulle palle inattive. Del play e le mezze ali sono contento perché tutti hanno letto bene la partita, alternando momenti di grande pressione a momenti di attesa».

Le due punte hanno dato i loro frutti: «Hanno lavorato bene. L’intesa può migliorare e possono trovare degli ottimi sviluppi. Serve una condizione crescente da parte di Kevin. Novakovich sta recuperando. Favilli dovrà rientrare». Tenere testa al Sassuolo dà la consapevolezza di potersela giocare contro tutti: «Il Bari ha dimostrato di poterlo fare. Dobbiamo credere in noi stessi. La partita deve darci l’autostima per lavorare meglio e con convinzione. La B è complicata. Le ultime, che molti battezzavano come spacciate, fanno risultato. Non ci poniamo limiti». Chiosa sugli obiettivi: «Visto il percorso, bisognava garantirsi una certa solidità che si è dimostrato da avere. Il Bari deve continuare a sognare, voler stupire e centrare vittorie importanti per rientrare nel lotto playoff come obiettivo importante».

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