BARI - A settant’anni dalla costruzione di una villa sulla costa barese di San Giorgio il Tar dà ragione ai proprietari e annulla il no di Soprintendenza e Comune al condono. Quando l’immobile fu edificato, nel 1954, a circa cento metri dalla linea di costa, la legge e il piano urbanistico vigente all’epoca non prevedevano alcuna richiesta preventiva di licenza edilizia, essendo stata realizzata in zona extraurbana.
L’area di realizzazione della costruzione ha ricevuto nel tempo una diversa destinazione urbanistica, venendo in un primo tempo tipizzata come ortofrutticola dal piano regolatore generale Calza-Bini del 1954; poi, destinata a verde urbano dallo strumento urbanistico generale vigente nel Comune di Bari e approvato nel 1976. Anni dopo le leggi sono cambiate e quando la procedura di condono è arrivata sulle scrivanie di Comune e Soprintendenza, la famiglia proprietaria da decenni della villa si è vista negare l’istanza.
Per la precisione, la procedura di condono edilizio ha fatto registrare a settembre 2020 un parere comunale favorevole al rilascio del parere della competente Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, sulla base della legge del 1985 in base alla quale ...
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