Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 15:13

Movida a Bari, la denuncia di Prinz Zaum: «Bersagliati dalla polizia locale, tre controlli in una settimana». Leccese: verifiche di routine, nessun accanimento

Movida a Bari, la denuncia di Prinz Zaum: «Bersagliati dalla polizia locale, tre controlli in una settimana». Leccese: verifiche di routine, nessun accanimento

 
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Movida a Bari, la denuncia di Prinz Zaum: «Bersagliati dalla polizia locale, tre controlli in una settimana»

«Abbiamo perso la pazienza, hanno già constatato che è tutto in regola. E ci hanno già annunciato il quarto controllo. Visite che rallentano il lavoro». Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Bari con una nota

Venerdì 24 Gennaio 2025, 15:54

18:17

BARI - Tre controlli della polizia locale in una settimana, con la «minaccia» di un quarto. È quanto denuncia Prinz Zaum, libreria e punto di ritrovo culturale in via Cardassi, in quella che potrebbe essere definita la «zona rossa» dell'Umbertino, sottoposta ai controlli intensivi così come definito dalle ultime ordinanze comunali «anti movida». «Abbiamo perso la pazienza», scrivono in una lunga lettera: «Giovedì 16 gennaio due agenti della polizia annonaria del Comune di Bari si sono presentate da noi per un primo controllo informale. Quattro giorni dopo, lunedì 20 alle 18 sono tornate per il controllo formale di tutta la documentazione di Prinz Zaum mentre era in corso la presentazione di un libro. Il controllo è durato due ore e mezza. Ieri sera, giovedì 23, due giorni dopo l’ultimo controllo e una settimana dopo il primo, due diversi agenti della stessa polizia amministrativa del Comune sono tornati da noi a richiederci l’esibizione di tutti gli stessi documenti. E ci hanno detto che sabato torneranno».

«Tutti questi controlli hanno constatato una gestione corretta della nostra attività e il rispetto delle norme dal punto di vista amministrativo, come da verbale che ci è stato rilasciato il 20 gennaio - spiegano - Di fronte alla richiesta di un pubblico funzionario di esibire i documenti che attestano la corretta gestione della nostra attività siamo sempre stati collaborativi. Ma di fronte a tre controlli in una settimana e l’annuncio di un quarto con la richiesta di esibizione degli stessi identici documenti da parte della polizia municipale ci chiediamo quale siano le ragioni di tanta attenzione. E vorremmo l’accesso agli atti che la motivano».

La lettera prosegue ipotizzando i motivi dietro l'accanimento dei controlli: «Alcune sono di ordine generale e riguardano il modo in cui questa amministrazione abbia inteso intervenire sulla libera fruizione da parte dei cittadini e delle cittadine baresi del loro spazio pubblico. Altre ragioni riguardano direttamente noi.»

«Ci ricordiamo com’era via Cardassi prima di Prinz Zaum. Spettrale. Da Prinz Zaum la cultura la si fa per tutti e tutte. Gratis. E a qualcuno dà proprio fastidio questo. Che cittadine e cittadine occupino lo spazio pubblico, che siano sui marciapiedi e per strada. E non veniteci a dire che disturbiamo il sonno di qualcuno, perché Prinz Zaum chiude da sempre alle 23 e se fa musica dal vivo la fa dalle 19.30 alle 21.30. Da sempre». 

«Se stai guidando per andare al lavoro e c'è un posto di blocco sotto casa tua e ti chiedono tutti i documenti per la circolazione, va bene, è un controllo di routine, arriverai tardi al lavoro ma capita. Se due giorni dopo lo rifanno, comincia a sembrarti strano, ti innervosisci, ancora una volta farai tardi al lavoro, ma vabbè... Se lo rifanno ancora e "minacciano" di rifarlo, controllando sempre gli stessi documenti, complicandoti il modo un cui ti ricavi il reddito col lavoro, allora no, perdi la pazienza».

Leccese: verifiche di routine, nessun accanimento

Non è tardata ad arrivare la replica del sindaco di Bari Vito Leccese: «Per motivi tra loro indipendenti, negli scorsi giorni la Polizia locale ha svolto diversi controlli da Prinz Zaum, il bar libreria di via Cardassi. Il primo a seguito dell’esposto di una cittadina caduta nei pressi del locale, il secondo per una verifica di routine sull'occupazione di suolo pubblico, il terzo per monitorare il rispetto del codice di autoregolamentazione che Prinz Zaum, insieme a circa 60 altri locali del quartiere, ha condiviso con l'amministrazione e sottoscritto», sottolinea il sindaco in una nota. In questa settimana 20 esercizi sono stati oggetto di analoghi controlli sul codice di autoregolamentazione.

«Nessun accanimento, nessun intento vessatorio, né verso Prinz Zaum né verso nessun locale della città - commenta Vito Leccese -. Non è il sindaco a predisporre questi controlli, la Polizia locale fa il suo lavoro. Pensare che la Polizia locale osteggi volutamente l’offerta culturale degli esercenti è del tutto fuorviante. Se mi dovessero essere fornite delle prove del contrario interverrei di persona. Perché per me Prinz Zaum, come tanti altri locali baresi, è un luogo prezioso per la vita sociale e culturale della città. Nel frattempo, insieme a tutta la giunta, siamo alle prese con un percorso di partecipazione per costruire le politiche della notte della città di Bari. La prima assemblea pubblica si è tenuta lo scorso 15 gennaio, registrando una straordinaria partecipazione. Un percorso che ci permetterà di progettare insieme iniziative per l’aggregazione, la cultura, la mobilità, la sicurezza per gestire e valorizzare la vita urbana nelle ore notturne, al quale invito tutti a partecipare».

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