BARI - Le dichiarazioni fatte in tv in cui disse che dichiararsi contrari all’uso dei vaccini costituisce una «mortificazione e denigrazione della medicina» non integrano il reato di diffamazione. Per questo il Tribunale di Bari ha assolto il medico di origine campana (ma residente a Bitonto) Pasquale Bacco dall’accusa di aver offeso la reputazione dei componenti della «Commissione medico scientifica indipendente» di Alberto Donzelli, medico noto per le sue posizioni no-vax.
Bacco (difeso dagli avvocati Antonio Saracino e Pasquale Fallacara) era stato querelato a seguito della sua partecipazione alla trasmissione «Non è l'Arena» del 26 gennaio 2022, in cui era intervenuto sulle terapie utilizzate nel corso dell’emergenza Covid e si era espresso in relazione ai comitati scientifici nati che contestavano i protocolli universalmente riconosciuti dalla comunità scientifica e le stesse vaccinazioni.
Bacco aveva detto che certi comitati scientifici sono «basati tutti più o meno su articoli farlocchi, incompleti, dove vengono cancellati gli elementi sul caos dei numeri» e che per questo «dopo due anni noi abbiamo gente che cura con le erbe da giardino o con il prof. che cura con i funghi perché seguono voi, oppure addirittura gente che strappa il casco per messaggi negativi, falsi e antiscientifici che voi trasmettete attraverso questi comitati tecnici scientifici che non servono a niente ma servono solamente a persone come voi, a fine carriera, per andare a toccare quel bacino di no-vax che rappresenta un bacino professionale, economico e politico». La Procura di Bari aveva chiesto la condanna di Bacco a 4 mesi di reclusione, mentre le parti civili avevano avanzato pretese risarcitorie per oltre 100.000 euro. Il Tribunale (giudice Marilisa Moretti) ha però assolto il 52enne medico del lavoro perché il fatto non sussiste.