BARI - Un «classico» della B senza attaccanti puri ed un mercato che diventa sempre più pressante. Bari e Brescia sono tra le big assolute della cadetteria: basti pensare che i lombardi condividono con l’Atalanta il record di promozioni in A (12) e i biancorossi seguono con un solo salto in meno nel massimo campionato. Eppure, dopo il pareggio dell’andata, sabato si affronteranno al San Nicola con il concreto rischio di presentarsi all’appuntamento prive di punte, almeno dal primo minuto.
Il conto è servito: il giudice sportivo ha defalcato la prima linea delle Rondinelle, prive degli squalificati Moncini, Borrelli e Juric. L’infermeria, invece, ha decimato il reparto avanzato dei biancorossi: Andrija Novakovich sarà out per oltre un mese a causa della lesione distrattiva al legamento collaterale rimediata domenica scorsa a Reggio Emilia, ma, a meno di un recupero tanto prodigioso quanto improbabile sarà out pure Kevin Lasagna: il 32enne mantovano non solo convive con alcune noie al ginocchio, ma ora accusa anche noie muscolari. L’impressione è che possa marcare visita non soltanto contro il Brescia, ma anche nella successiva trasferta (sabato 25) a Cesena. Dovrebbe rientrare, invece, Andrea Favilli dopo oltre un mese di stop (ultima apparizione in Pisa-Bari lo scorso 13 dicembre), ma difficilmente sarà gettato nella mischia già dal primo minuto.
Come Pierpaolo Bisoli (che tra il serio e il faceto non ha escluso l’ipotesi di schierare un difensore in attacco), anche Moreno Longo dovrà inventarsi una prima linea inedita. Attualmente, l’ipotesi più concreta porta al ricorso al «falso centravanti»: i Galletti, infatti, potrebbero presentarsi con i due trequartisti Falletti e Sibilli in versione ancora più offensiva, con il 32enne uruguayano deputato a mantenere il raccordo con il centrocampo magari puntando con maggiore convinzione la porta e il 28enne napoletano probabilmente deputato ad agire da riferimento centrale, pur con la libertà di svariare alla ricerca dello spazio giusto. Fin troppo facile intuire che si tratti di una soluzione d’emergenza per un complesso che già accusa difficoltà in fase realizzativa (con 22 reti i pugliesi contano il peggiore attacco del perimetro playoff) e ha colpito appena due volte negli ultimi quattro match. Non solo: Sibilli e Falletti non hanno ancora trovato la gioia su azione. Il trequartista partenopeo è lontanissimo dagli standard dello scorso anno e ha segnato appena una rete su rigore (con il Cittadella). Proprio come il sudamericano che è ancora alla ricerca dei suoi guizzi e ha centrato il bersaglio dagli undici metri con lo Spezia. Nel momento più delicato, entrambi sono chiamati ad attingere a piene mani da quel repertorio di classe, inventiva e soluzioni balistiche finora espresso in minima parte.
Discorso analogo per Favilli: il 27enne pisano gioco forza avrà un’altra chance, con ogni probabilità per una congrua porzione di match. Anche lui è fermo ad un solo squillo (con il Frosinone) in una serie di intoppi fisici che ne hanno limitato l’impiego ad appena nove gare. Con il mercato aperto e un vincolo in scadenza (è in prestito dal Genoa, ma il contratto con i liguri si esaurirà il prossimo 30 giugno) deve in tutti i modi prendere l’ultimo treno per restare nel calcio che conta e provare a tenersi stretta la maglia biancorossa nell’immediato e in futuro. Insomma, sul piano delle motivazioni, il Bari dovrebbe schierare almeno una voglia di riscatto unica. Basterà per sopperire alle lacune strutturali e tattiche aperte dall’assenza dei due centravanti più utilizzati? Logico pensare anche a possibili alternative, ma, con la partenza di Sgarbi, Longo si ritrova soltanto con altri fantasisti come Bellomo e Manzari.
Scontato che, in tale contingenza, siano anche cambiate le strategie di mercato. Se prima l’obiettivo si stava orientando su un trequartista mancino (individuato in Gaston Pereiro), ora la priorità è ingaggiare almeno un attaccante puro, se non addirittura due. Ebbene, tre in particolare sono le piste aperte. La prima porta a Nicholas Bonfanti, 22 anni, in forza al Pisa: dopo un ottimo inizio in nerazzurro (quattro reti) ha gradualmente perso posizioni nelle gerarchie di Filippo Inzaghi e ora cerca maggiore spazio. Centravanti potente e abile nel gioco aereo (nonostante sia alto 1,78 metri), al Bari ha rifilato addirittura una tripletta nel maggio 2022, durante la Supercoppa di serie C che disputò con la maglia del Modena (3-3 il confronto tra Galletti e emiliani al Braglia). Bonfanti sembrava destinato al Venezia, ma la trattiva non è ancora andata in porta: lo cerca con insistenza il Mantova, così come sono interessare Modena e Juve Stabia. Facile immaginare che l’idea di giocarsi le sue carte in una grande piazza come Bari stia prevalendo nella mente del giovane bergamasco: un dialogo è avviato con buone prospettive di sviluppo.
Attenzione, poi, a Luca Moro: una candidatura che ormai da due anni torna puntualmente nell’orbita barese, ovvero da quando esplose nel 2021-22 con il Catania, in C. 23 anni, non è una prima scelta nel Sassuolo capolista con cui comunque ha trovato il modo di andare a segno tre volte: la concorrenza dei vari Mulattieri e Russo, unita all’arrivo del danese Skjellerup, potrebbe spingerlo in uscita. Bonfanti e Moro, inoltre, avrebbero il vantaggio di essere entrambi «under» e non appesantire la lista dei 18 «over» che al momento conta un solo posto libero.
Tuttavia, si guarda anche a profili più maturi: costanti i contatti con la Cremonese per Manuel De Luca (26 anni), ma i grigiorossi lo lascerebbero partire solo se ingaggeranno un altro attaccante. Complicatissima, invece, la suggestione di riportare in Puglia Marco Nasti: il 21enne già in biancorosso lo scorso anno (sette gol) è utilizzato a singhiozzo proprio a Cremona, ma non dovrebbe partire. Seguito, inoltre, Daniele Montevago, 21enne del Perugia (otto gol nel giorne B di C).
Non è tramontata, intanto, la trattativa per il fantasista Gaston Pereiro: l’offerta barese (circa 300mila euro con un vincolo fino al 2026 con opzione di rinnovo) non soddisfa pienamente il 29enne uruguayano del Genoa (con cui è da tempo raggiunto un accordo), ma le parti esperiranno un altro tentativo di avvicinamento nelle prossime ore. Imprescindibile anche almeno un innesto a centrocampo: in cima alla lista dei desideri resta Leonardo Benedetti, protagonista nel 2022-23 della squadra che con Michele Mignani sfiorò il salto in A, ma la Sampdoria valuta la sua cessione soltanto a fronte di congrue offerte per l’intero cartellino, senza valutare ipotesi di prestito. Meno urgente il contesto della difesa: partirà Emmanuele Matino (seguito da Catania, Cerignola e Vicenza), ma eventualmente sarà sostituito da un giovane.