MONOPOLI - Epifania, tutte le feste porta via. La frase popolare ci ricorda la fine del periodo natalizio. I bambini, e non solo, sperano di trovare nella calza della Befana, gli ultimi dolci e regali prima di ricominciare la scuola e la quotidianità. Monopoli si appresta a vivere questa ricorrenza con l’arrivo dei Magi nei tre presepi viventi, in contrada Madonna del Rosario, in contrada Antonelli e nella chiesa di San Francesco da Paola, e la Befana in piazza, come da cartellone. Molti esercizi commerciali, invece, già dal 5 gennaio, hanno ospitato la simpatica vecchietta per incentivare gli acquisti dell’ultima ora.
Ma il 6 gennaio è anche tempo di bilanci: termina infatti il programma degli eventi natalizi dell’amministrazione comunale, studiati appositamente per destagionalizzare e iniziano le polemiche.
«È sempre complicato vegliare sulle spese deliberate in giunta dalla maggioranza, tanto più se si tratta delle spese per il Natale - spiega Mariangela Mastronardi, consigliera comunale di opposizione - Tra variazioni di bilancio e trasmigrazioni di fondi da un’area a un’altra, il cartellone natalizio 2024 dal titolo “Destinazione Natale”, per quello che noi abbiamo potuto accertare, supera i 310mila euro a cui vanno aggiunti i 75mila euro della Epiphany Card». All’inizio sono stati stanziati 100mila euro, ai quali vanno aggiunti i 50mila euro per gli eventi organizzati dall’Assessorato alla Cultura. «Il mantra - prosegue la consigliera - con cui ci sono stati presentati gli eventi dal delegato al turismo, il consigliere Francesco Alba, è stato “destagionalizzare e delocalizzare”. Ci sono riusciti? Noi pensiamo di no. A vedere il povero Babbo Natale solo e affranto sull’uscio di palazzo Palmieri o gli elfi del castello Carlo V improvvisare semplici laboratori, diremmo che la delocalizzazione delle iniziative natalizie nel centro storico non è stata una trovata geniale. Spremere in ogni stagione un luogo fragile quale è il paese antico, lasciando desolata la piazza centrale non fa bene ai cittadini e torna a pesare sui commercianti no food che si sono dovuti arrangiare anche per le luminarie. Aver rimediato all’ultimo momento con la pista di ghiaccio avrà consolato i ragazzini non certo il commercio».
In effetti, i commercianti in via Rattazzi e in Corso Umberto I avrebbero messo mani al portafogli per le luminarie, così come per gli eventi organizzati nella via degli acquisti, nei 3 giorni prima di Natale. «Sulla destagionalizzazione - continua Mastronardi - il portale Pay Tourist registra 4.500 presenze su 1.800 strutture. Poca cosa rispetto ad Alberobello con uguale numero di turisti e meno di un terzo di capacità ricettiva o rispetto alle 23.600 presenze di Bari. Quanto poi al metodo con cui ci si è approcciati alla programmazione natalizia, il malcontento più evidente è arrivato dai consiglieri di maggioranza che, durante una seduta di Consiglio, hanno lamentato il loro assoluto non coinvolgimento. Il concetto è reso plasticamente dalla foto che pubblicizza la Epiphany Card (un voucher di 75 euro da devolvere alle famiglie in “situazione di disagio economico”) che ritrae la giunta e il sindaco. La solita propaganda elettorale, che questa volta ha sorpreso proprio i consiglieri di maggioranza che i voti li hanno faticosamente procurati a chi oggi siede in giunta. Non per emulare quanto il presidente Sergio Mattarella ha detto nel discorso di fine anno - conclude Mastronardi - ma c’è davvero tanta sproporzione tra le spese pazze natalizie e l’attenzione concreta e profondamente solidale che avrebbero meritato le centinaia di famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Un dato per tutti il misero contributo per le locazioni di circa 90mila euro, praticamente un quarto di quanto si è speso per questo magico Natale».