Sabato 06 Settembre 2025 | 15:57

Bari, ecco chi è Eugenio Palermiti: il nipote del boss finito ai domiciliari è «predestinato» alla mafia

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari, ecco chi è Eugenio Palermiti, il nipote del boss destinato alla mafia

Dal 2023 la Procura ne chiedeva l’arresto per la sua rilevante «caratura criminale»: è stato preso a Natale

Domenica 29 Dicembre 2024, 12:30

18:11

BARI - In nome del padre del padre. Dopo un anno e mezzo dal primo arresto, nel giorno di Natale il ventenne Eugenio Palermiti, per le stesse accusa è stato confinato agli arresti domiciliari. È un nipote d’arte, figlio del figlio di Eugenio Palermiti, 70 anni, detto anche il «Nonno», per soprannome di camorra e grado di parentela rispetto a quel ragazzo che porta in giro per Japigia il suo nome di battesimo, la «cazzimma» (un’espressione diffusa soprattutto nel lessico giovanile campano e utilizzata, secondo il Dizionario storico dei gerghi italiani per indicare un insieme e un intreccio di atteggiamenti negativi: autorità, malvagità, grettezza) e forse anche le stigmate del capoclan.

Nel provvedimento con il quale il «giovane d’onore» (ndr, non si tratta di un vero e proprio grado mafioso, ma un titolo che tocca in pratica ai giovani aspiranti camorristi, o ai figli e ai nipoti dei camorristi come buon auspicio affinché in futuro possano diventare uomini d’onore) è stato sottoposto allo stato di detenzione dal Tribunale del Riesame dopo il ricorso della Procura di Bari che aveva impugnato il no del gip alla carcerazione quando il ragazzo fu arrestato in flagranza, c’è la storia di un ragazzo cresciuto con le regole della strada, ricevendo l’educazione e l’esempio dei ragazzi della paranza di Japigia quartiere che ha perso i suoi «padrini», confinati in carcere dalle inchieste della Direzione distrettuale antimafia ma dove si continuano a tessere le trame losche di un business fondato su due pilastri: droga ed estorsioni.

Eugenio porta un nome pesante che ha condizionato i suoi comportamenti. Ha coltivano con gli altri «carusi di camorra» il mito degli eroi negativi, della «storia sacra del male» e secondo gli inquirenti stava facendo il suo apprendistato,

L’episodio che sembrava seppellito nel recente passato del giovane Eugenio è tornato prepotentemente a galla il pomeriggio del 25, quando gli agenti della Squadra mobile hanno bruscamente interrotto il suo pranzo di Natale, notificandogli gli arresti domiciliari, risale al 20 settembre 2023 quando Palermiti jr fece irruzione nella scuola frequentata dalla sua ex fidanzata minorenne e, per motivi di gelosia, iniziò a inveire contro di lei, chiedendo conto di una eventuale nuova relazione, tirandola per capelli per farla uscire dall’aula. Si impossessò poi del telefonino che la ragazza aveva poggiato sul suo banco. Secondo la ricostruzione degli investigatori «Non esitò a fare irruzione in un istituto scolastico, in pieno giorno e senza curarsi minimamente della presenza degli insegnanti e degli altri alunni, ostentando, così, la propria caratura criminale». Fuggì in sella ad una moto ma i detective lo raggiunsero arrestandolo per rapina e residenza a pubblico ufficiale. Rimase dietro le sbarre appena 2 giorni, all’esito dell’udienza di convalida, il giudice ritenne di non applicare alcuna misura cautelare. La pm Luisiana Di Vittorio ha continuato a chiederne l’arresto fino ad avere ragione. Da marzo 2023 fino a quattro giorni fa il giovane delfino di casa Palermiti avrebbe fatto incetta di denunce e procedimenti penali, tuttora pendenti, fino a trovarsi nella discoteca di Molfetta dove a settembre è stata uccisa per errore Antonella Lopez al culmine di un litigio che coinvolse il ragazzo e alcuni coetanei a lui ostili.

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