Sabato 06 Settembre 2025 | 05:45

Bari, è tornato libero De Tullio: l'uomo che comprò i voti per Olivieri e ha fatto commissariare l'Amtab

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Bari, è tornato libero l'uomo che comprò i voti per Olivieri

Dopo gli arresti nell’indagine «Codice interno». Reggono le accuse contro l’ex dipendente della società di trasporti del Comune: sfruttò il rapporto con il boss Parisi

Mercoledì 16 Ottobre 2024, 06:22

11:59

BARI - L’ipotesi che alle elezioni amministrative di Bari del 2019 ci sia stato un accordo politico-mafioso nel procacciamento dei voti non è al momento scalfita. Per alcuni dei protagonisti di quella vicenda, però, sono venute meno le esigenze cautelari e quindi i giudici ne hanno disposto la scarcerazione dopo quasi otto mesi in cella.

E così Michele De Tullio, alias «Sotto ghiaccio», è tornato in libertà. Il Tribunale del Riesame di Bari ha disposto la scarcerazione del 60enne barese ritenuto l’interfaccia dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri Olivieri per l’acquisto di voti dal clan di Japigia. De Tullio era in carcere dal 26 febbraio nell’ambito del procedimento «Codice Interno» sui presunti voti mafiosi che Olivieri avrebbe «comprato» per la moglie Maria Carmen Lorusso alle elezioni amministrative di Bari del 2019. Quando nei mesi scorsi la Cassazione, accogliendo in parte il ricorso della difesa, l’avvocato Giuseppe Giulitto, ha annullato con rinvio l’ordinanza dei giudici baresi del Riesame che avevano detto «no» alla scarcerazione del 60enne, parente acquisito del boss di Japigia Savino Parisi, non avevano subito spiegato le ragioni dell’annullamento, lasciando ipotizzare che avrebbe messo in discussione la tesi accusatoria secondo la quale i voti comprati da Olivieri tramite De Tullio fossero stati in parte frutto di accordi con la mafia.

In realtà nelle motivazioni depositate qualche giorno fa, i giudici della Suprema Corte dichiarano inammissibile i motivi di ricorso sui gravi indizi di colpevolezza, senza entrare quindi nel merito dei reati dai quali gli imputati dovranno difendersi nel processo, ritenendo invece condivisibili quelli sulla cessazione delle esigenze cautelari. E su questo ventiquattr’ore fa si è pronunciato il Tribunale del Riesame di Bari, in sede di rinvio. I fatti contestati a Michele De Tullio sono datati (risalgono ormai a più di 5 anni fa) e da allora non c’è prova che il 60enne abbia commesso altri reati...

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