Domenica 07 Settembre 2025 | 04:55

Bari, il bilancio dei 100 giorni del sindaco Leccese: «Lotta alla mafia, il nostro impegno senza quartiere»

 
Ninni Perchiazzi

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Ninni Perchiazzi

Bari, parla Leccese: «Lotta alla mafia, il nostro impegno senza quartiere»

Le parole a tutto campo del primo cittadino: «Non sono favorevole al terzo mandato né per il Comune né per la Regione. Sono perché la democrazia possa rigenerarsi anche grazie al rinnovamento del ceto politico di rappresentanza istituzionale»

Mercoledì 09 Ottobre 2024, 06:03

09:25

Cento giorni vissuti pericolosamente, tra assessori dimissionari, due giunte, qualche fibrillazione inattesa e la spada di Damocle della commissione ministeriale. Vito Leccese nella prima estate da primo cittadino di Bari ha scelto in ogni caso di badare al sodo, affidandosi al consueto low profile, lo stesso utilizzato nei venti anni a Palazzo di Città da capo di gabinetto di Michele Emiliano prima e di Antonio Decaro poi. «Sono in un frullatore, è tutto troppo veloce rispetto ai problemi da risolvere», scherza, ma non troppo.

C’è attesa per l’esito dell’ispezione disposta dal Viminale in seguito all’indagine Codice interno. Come la vive?

«Fortunatamente i tempi sono contingentati: entro il 10 novembre il prefetto formulerà la proposta al Viminale sul da farsi. Io sono tranquillo per quanto fatto in questi 20 anni. Ho ricoperto ruoli importanti e non ho mai avvertito, l’ho detto anche alla commissione ispettiva, né tentativi di condizionamento di attività politica e amministrativa da parte della criminalità organizzata, né ho ravvisato possibili tentativi di infiltrazione. Sia con Emiliano che con Decaro, il Comune è stato sempre pronto a costituirsi parte civile nei procedimenti penali contro i clan, ma anche ad avviare azioni di contrasto e a sostenere l’antimafia sociale. Emiliano è stato il primo sindaco in Italia a costituire l’ufficio per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata».

Nessun timore quindi?

«So bene che è un procedimento tiene conto di molti fattori. Da servitore dello Stato mi sono abituato ad attendere l’esito del procedimento».

In Fiera del Levante, durante al cerimonia inaugurale non si è trattenuto.

«Mi è sembrato assolutamente inopportuno che è un parlamentare del territorio (l’on. Mauro D'Attis, FI, ndr) che ha un ruolo importante nella commissione parlamentare antimafia abbia preconizzato, proprio il giorno dell’inaugurazione, sentenze definitive inappellabili di condanna con lo scioglimento certo del consiglio comunale da parte della commissione ispettiva»...

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