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Bari, nasce il nuovo polo bibliomuseale: ci sarà anche l'archivio della Gazzetta

 
Rosanna Volpe

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Rosanna Volpe

Bari, nasce il nuovo polo bibliomuseale: ci sarà anche l'archivio della Gazzetta

Un innovativo scrigno della memoria nella ex Caserma Rossani di Bari

Sabato 05 Ottobre 2024, 07:14

BARI - Pezzi di storia della città e della regione racchiusi in un unico luogo aperto a tutta la comunità. Ci sarà anche la lunga tradizione della Gazzetta del Mezzogiorno nel nuovo Polo Bibliomuseale che nascerà all’interno di parco Rossani e che accoglierà oltre all’archivio del quotidiano, una parte del patrimonio della Biblioteca del Consiglio Regionale «Teca del Mediterraneo», il patrimonio della Mediateca Regionale (incluso un archivio di trentatré mila manifesti cinematografici) e l’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (Ipsaic). Nuovi spazi e servizi per la cultura, dunque, ma anche formazione, informazione, tempo libero e socialità, con una duplice funzione: da un lato i servizi di conservazione e memoria, dall’altro quelli di public library contemporanea. Il progetto – presentato ieri alla Fiera del Levante - si inserisce in un più ampio intervento di riqualificazione urbana che, a partire dal già realizzato Parco Rossani, vedrà l’attuarsi anche della nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti di Bari e della «Piazza delle Arti».

All’incontro hanno partecipato: la presidente del Consiglio regionale della Regione Puglia Loredana Capone; l’assessora alle Culture del Comune di Bari Paola Romano; il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Aldo Patruno; il dirigente della Sezione Sviluppo Innovazione Reti, della Struttura di Cooperazione territoriale europea e del Servizio Poli biblio-museali della Regione Puglia Mauro Paolo Bruno; il Soprintendente archivistico e bibliografico della Puglia Marco Bascapè; l’architetto Marco Muscogiuri, docente al Politecnico di Milano e co-fondatore della società Alterstudio Partners, responsabile del progetto funzionale, dell’allestimento e degli arredi del nuovo Polo Bibliomuseale. È intervenuta con un messaggio di saluto anche l’assessore alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola.

«Il Polo bibliotecario della Rossani – ha evidenziato Capone - sarà un’eccellenza non solo per la Puglia, ma per il sud Italia e per tutto il paese. Qui avremo un grande polo bibliotecario e museale arricchito dalla possibilità di fare musica, di conservare gli archivi più belli che abbiamo in regione, compreso quello per il meridionalismo e l’antifascismo, e di fare teatro e cinema».

Per il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno sono molti i significati della nascita del nuovo Polo Bibliomuseale: «Il primo, trasformare una grande caserma nel cuore di Bari in una biblioteca, rappresenta qualcosa di molto importante visto il momento drammatico che stiamo attraversando. Una biblioteca, inoltre, che è intitolata al Mediterraneo e che sarà la ‘testa’ del Sistema dei Poli bibliomuseali diffusi a livello provinciale e articolati attraverso le biblioteche di comunità su tutto il territorio regionale. Parliamo, inoltre, di una biblioteca avanzatissima in cui il concetto delle radici e delle ali è fisicamente rappresentato su un restauro particolarmente attento alla struttura di grande valore storico e architettonico esistente, in cui si incastrano una serie di tecnologie, servizi, infrastrutture e allestimenti di ultima generazione».

«Questo Polo bibliotecario - ha ribadito Paola Romano - è importantissimo non solo perché è il più grande del Mezzogiorno, ma anche perché dialogherà con le altre undici biblioteche che abbiamo inaugurato negli scorsi anni con il contributo di Regione Puglia e con un investimento del Comune di Bari secondo un modello di diffusione e di moltiplicazione che interessa tutti i quartieri della città». All’incontro presente anche l’avvocato Antonello Tarantino, consigliere di amministrazione di Edime che ha portato i saluti della società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, ringraziando Soprintendenza, Regione e Comune per il lavoro svolto, per la salvaguardia, la valorizzazione e la fruizione dell’archivio storico del giornale.

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