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In bicicletta al lavoro o all’università: a Bari tornano i rimborsi di «Muvt in bici»

 
Ninni Perchiazzi

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Ninni Perchiazzi

In bicicletta al lavoro o all’università: a Bari tornano i rimborsi di «Muvt in bici»

L’assessore Scaramuzzi: accelerazione sui fondi, riproposto il bando

Lunedì 23 Settembre 2024, 09:43

BARI - Progetto «Muvt in bici con Pin bike», dal 2019 ad oggi sono 1.280 gli amanti delle due ruote ecologiche che hanno percepito in totale rimborsi per oltre 130mila euro (con una media di più di 234 euro a testa).

E Palazzo di Città accelera l’invio dei rimborsi arenatisi a marzo scorso, oltre a rifinanziare l’iniziativa per il prossimo triennio. Il bando proposto ormai quattro anni fa, dopo una prima fase sperimentale durata un biennio, consente di rilasciare incentivi economici per promuovere la mobilità sostenibile e attiva in bici. Sono state ben 439.090 le sessioni registrate a fronte di oltre 2,2 milioni di km percorsi dai ciclisti iscritti all’iniziativa, con 360.356,4 kg di anidride carbonica risparmiata, una distanza media percorsa di 5,11 km, e una distanza media casa-lavoro di 4,61 km.

«Muvt in bici», come detto riconosce incentivi ai ciclisti urbani che, attraverso l’app «Pin bike», percorreranno chilometri in bicicletta lasciando a casa l’automobile. Per quantificare chilometri e rimborsi, sulla ruota della bicicletta bisognerà montare un dispositivo Bluetooth, indispensabile per il monitoraggio della propria attività, e scaricare la app, registrarsi e installare il kit tecnologico.

Nelle tratte da casa al lavoro, o verso la scuola o ancora verso l’università, e viceversa, è previsto un rimborso chilometrico di 20 centesimi se si usa una bici tradizionale oppure di 10 centesimi se ci si sposta su una bici a pedalata assistita. Per gli altri percorsi si va dai 4 centesimi per la bici tradizionale ai 2 centesimi per quella a pedalata assistita. Il rimborso non può comunque superare l'importo di 1 euro al giorno. È inoltre obbligatorio raggiungere l’importo di almeno 20 euro. Al bando possono partecipare i cittadini maggiorenni residenti a Bari, , gli studenti maggiorenni, anche non residenti a Bari purché iscritti a uno dei poli universitari o scolastici cittadini.

«La nostra città negli ultimi anni ha fatto della mobilità sostenibile il suo punto di forza, sperimentando politiche innovative e portando gli indicatori in linea con molte altre città italiane», spiega l’assessore Domenico Scaramuzzi, che nei giorni scorsi ha firmato la delibera al fine di sbloccare l’invio dei rimborsi, ma anche a rifinanziare l’iniziativa per il prossimo triennio.

«Pensiamo alla realizzazione di piste ciclabili, istituzione di aree pedonali ed incremento di sistemi di micromobilità e mobilità in sharing». «Per questo ho voluto fin da subito sottolineare l’importanza di tutte le politiche di incentivazione alla Mobilità green ed accelerare il rimborso dei rimborsi chilometrici maturati dagli utenti del progetto “Pin bike”», spiega ancora.

Scaramuzzi punta quindi gli obiettivi dell’amminstrazione. «Riguardano da un lato il raggiungimento degli obiettivi dettati dai finanziamenti ricevuti finora (Pnrr, Pnc, Pon Metro, Fsc) e dall’altro il potenziamento del sistema della mobilità che riguarderà la decarbonizzazione e una ristrutturazione del sistema del trasporto pubblico con il Brt, il “bus rapid transit” destinato a dare una svolta alla mobilità cittadina», aggiunge. 

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