BARI - No droga, no party. La movida scorre frizzante, esagerata, a volte violenta, tra pub, lounge, wine e snack bar, tea room, vending e microbirrerie concentrati in pochi isolati. Lo sballo è un mix di musica che ti rompe i timpani, alcool, ma anche nuove droghe e hashish modificato. Il problema non sono (solo) gli schiamazzi e la musica a palla nel cuore della notte ma anche lo spaccio.
È l’altra faccia di una realtà che un po’ fa paura e che il nuovo sindaco della notte, il consigliere comunale Lorenzo Leonetti, incaricato di assicurarsi che la vita notturna sia gestita correttamente, sta esplorando alla ricerca delle soluzioni per i problemi che assillano il popolo della notte, gli esercenti ed i residenti. «Siamo consci dei problemi nella gestione della vita, delle attività economiche e delle diverse iniziative che nascono di sera - spiega alla Gazzetta - . Il mondo della notte ha le sue criticità, tra le nostre preoccupazioni ci sono le notizie sulle attività di spaccio».
«Per affrontare a tutto tondo e in maniera organica le problematiche che sorgono intorno ai luoghi della movida, il sindaco Leccese si appresta a chiedere la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Il mio compito - aggiunge - non è quello di trovare i colpevoli, ma le soluzioni. I soggetti che vivono e sono protagonisti della buona movida, a partire dai proprietari dei locali, mi raccontato delle difficoltà che incontrano ogni giorno nel lavoro e di come la loro massima aspirazione sia quella di operare nel pieno rispetto delle regole ed evitare ogni genere di complicazione. Allo stesso modo i residenti hanno il pieno diritto di vivere la loro quotidianità ed essere tranquilli in casa loro. Il nostro compito è trovare un punto di equilibrio rispettando i diritti e le libertà di tutti».
Fine settimana da sballo - Si sta nel cuore di questa dolce vita, il fine settimana, nel Murattiano a Madonnella, a Bari Vecchia, a Torre Quetta, lungo il waterfront di San Girolamo, a largo Giannella a Poggiofranco, Picone, San Pasquale. La (mala) movida non è concentrata solo nel cuore della città.
«Ci sono zone che vivono situazioni di “alta tensione” - prosegue Leonetti - dove i residenti sono già arrivati agli esposti per il disturbo della quiete pubblica. Nel mio lavoro di ricerca delle situazioni critiche mi sono imbattuto nelle segnalazioni che indicano in piazza De Bellis ad esempio il luogo della movida degli universitari che esploderebbe in particolare il giovedì sera, poi nei pressi di via Mazzitelli e lungo via Omodeo. Zone diverse, in quartieri differenti. Fino ad oggi ho visitato i dieci luoghi cardine della vita notturna. Stiamo monitorando i flussi di pubblico, le arre di parcheggio, le fasce orarie per risucire a comprendefino in fondo la vita notturna di questa cittò. Il nostro obiettivo, come già detto - conclude il consigliere - è quello di creare un quadro armonico e regolare».
La pressione antropica su singole porzioni di territorio diventa promiscuità, molesta. La movida euforica e loquace, malferma sulle gambe, si muove nelle strade e nelle piazze di tutti i quartieri. I punti sensibili sono molti di più di quelli «famigerati» del Murattiano e l’ombra del mercato dello spaccio si allunga in maniera inquietante.