Le elezioni per la Regione Puglia si svolgeranno il prossimo anno: lo ha assicurato la premier Giorgia Meloni, spazzando via così ogni ipotesi di rinvio al 2026 anche se c’è chi ancora, sia a destra che a sinistra, lavora in tale direzione. A seguire con attenzioni le evoluzione politiche è l’avvocato Fabio Romito, consigliere regionale della Lega.
Consigliere Romito, le regionali in Puglia si terranno nel 2025: siete pronti?
«Personalmente posso rispondere che sono prontissimo e non vedo l’ora di dare ai 45 mila elettori che mi hanno sostenuto alle passate amministrative la dimostrazione che in politica con coerenza e dignità si può contribuire alla crescita del nostro territorio. Senza interessi personali, senza trucchi, senza sotterfugi. Sia in Comune che in Regione sento la responsabilità di rappresentare una opposizione seria e coerente, come tutto il centrodestra».
Il centrodestra governa Lecce e Brindisi: è sufficiente per vincere in Puglia?
«In Salento il centrodestra può raggiungere un grande risultato elettorale, bisognerà impegnarsi a Bari per crescere e non disperdere la comunità che in soli due mesi siamo riusciti a ravvivare e non commettere l’errore di perdere inutilmente tempo come fatto a Bari Città. Sarebbe difficile recuperare nuovamente 13 punti in pochi mesi come sono riuscito a fare io per salvare la nostra comunità politica dal rischio estinzione. Bisogna fare presto».
Rispetto alle comunali di Bari, alle quali si è presentato come candidato sindaco dell'area moderata, quali sono gli errori da non commettere?
«Non dobbiamo aspettare le mosse del centrosinistra per arrivare alla definizione del nostro perimetro politico. Ripartire dalle ottime esperienze amministrative di Brindisi e Lecce e giocare d’anticipo. Allargare la coalizione ai civici ed ai moderati e rappresentare il cambiamento dopo questi due decenni targati Vendola-Emiliano. Ripeto, non possiamo perdere tempo. I nostri elettori non ce lo perdonerebbero».
Quale sarà il ruolo dei centristi e dei civici?
«I moderati e i civici devono essere al centro del progetto di allargamento del centrodestra, che deve pensare alle esperienze dei territori e provare a raccogliere il malcontento che a sinistra ormai esiste in modo evidente. Le ultime defezioni dal centrosinistra in Consiglio Comunale a Bari (ce ne saranno altre) e la frantumazione del patto fra alleati dimostrano che c’è voglia di confronto».
Quanto potrà pesare la scelta del candidato presidente?
«La scelta sarà fondamentale così come la capacità di aggregare. Loro sono un cerchio magico chiuso e impenetrabile, noi siamo un cantiere in cui è ancora possibile acquistare casa su carta. Io sto lavorando per dare risposte e prospettive ai nostri territori, dove ci sono amministratori di grande valore ma troppo spesso poco valorizzati dalla classe dirigente locale. Bisogna invertire la rotta».
Consigliere Romito, dopo la campagna elettorale, in molti hanno imparato a conoscerla ed apprezzarla per toni e contenuti. Cosa si porta dentro di questa esperienza?
«Emozioni fortissime che sarà impossibile dimenticare. I comizi con via Sparano gremita, l’affetto di tanta gente, i tanti complimenti ricevuti anche da chi non mi ha votato, la forza e la dignità di una Comunità che ho avuto e ho l’onore di guidare e che non ho intenzione di abbandonare. Felice anche di aver contribuito a portare in consiglio comunale volti nuovi e preparati e persone d’esperienza. Un ottimo mix. Oggi forse l’attualità mi sta dando ragione ma purtroppo resta la consapevolezza che questa città sia sotto una cappa di potere, frastornata da una comunicazione potente ormai ventennale. Sono felice però di aver ritrovato l’amico Vito Leccese, persona perbene che ha accettato una sfida dura con grande responsabilità. Ora sono pronto per le regionali!»
[mm.]