BARI - Dal 2011 senza una casa in attesa di un risarcimento danni. La sua vita racchiusa tutta in un box di Carbonara, dove ha raccolto tutto ciò che ha potuto salvare dagli allagamenti nella sua vecchia abitazione, incluse le fotografie d'infanzia di sua figlia. Inizia 14 anni fa la storia di Elsa Marchese, 60 anni, cittadina barese che viveva in via Padova 3 con sua figlia, all'epoca di 6 anni, e sua madre.
«Ero una ragazza madre, pagavo regolarmente l'affitto - racconta alla Gazzetta la donna, che questa mattina si è appostata sotto il Comune mentre era in corso il primo consiglio comunale -. Lavoravo, facevo una vita normale. Fino a quando sono iniziati gli allagamenti di fogna dalla strada, che era infossata. Accanto a me, all'angolo, c'era un tabacchino il cui gestore, a differenza mia, è stato risarcito e ha avuto modo di aprire un'attività più grande».
«Ho perso lavatrici, mobili, vestiti, tutto. Persino la macchina. La mia è una storia molto lunga, è un film», spiega la signora, che racconta di essere già stata raggiunta dal sindaco Vito Leccese per un incontro nei prossimi giorni. «In questi anni ho chiesto aiuto a tutti, ma alla fine sono sempre in mezzo alla strada. Avevo un camper, ho fatto occupazione abusiva». Una vita costellata da diverse difficoltà, tra cui un'emorragia cerebrale qualche anno fa e il rapporto con sua figlia, che attualmente vive con la sua famiglia adottiva. «A dicembre compie 18 anni, se vorrà mi cercherà lei, lei sa chi sono e in questi anni l'ho rivista», racconta.
Oggi trova riparo sotto il Teatro Piccinni o nei park ride, e a farle compagnia ci sono i suoi tre cani. «A causa degli animali non mi hanno fatto entrare al Caps o nei centri delle suore per mangiare, ma io non posso lasciarli fuori da soli perché scappano. Al canile morirebbero: li ho lasciati lì quando sono stata ricoverata una settimana, non avevano più voce per quanto avevano abbaiato e pianto. Loro sono il mio tutto, sono i miei figli».
«Io stavo bene, non pensavo mi sarei mai ritrovata in una situazione del genere. E invece eccomi qui, a 60 anni, a protestare sotto il Comune. Chissà cosa dicono di me, una persona che vive in strada è vista sempre come una pazza...». Per sopravvivere, la signora Elsa lavorava ai mercatini dell'usato spostandosi con il suo camper, oggi ha un profilo su Vinted e riceve il Reddito.
Ecco la protesta davanti al Comune di Bari.