BARI - Sono ufficialmente partiti i saldi estivi. Ieri, primo sabato di luglio, in tutta la Puglia hanno preso il via i 60 giorni di sconti nei negozi di abbigliamento e, a giudicare almeno dalla via dello shopping di Bari, via Sparano, lo scenario è all’incirca lo stesso degli anni passati: i saldi estivi non vanno bene come quelli invernali. Complici, soprattutto, le altre temperature.
Ad attirare gente, però, sono soprattutto le grandi catene come H&M e Stradivarius: alle prime ore di apertura, su via Sparano era già un tripudio di shopper Zara. Ma se i punti vendita dei colossi del fast fashion erano già affollati, lo stesso non si può dire dei negozi più lussuosi o dei privati. Anche se, a sentir parlare i passanti, l’acquisto non è obbligatorio: «Noi veniamo dalla Basilicata - raccontano Antonella e Armando, con i due figli al seguito - non ci siamo dati un budget ma non per forza vogliamo comprare. Se troviamo qualcosa, bene. Non siamo soliti aspettare i saldi comunque, siamo qui giusto per fare un giro».
«In realtà neanche sapevo ci fossero i saldi - racconta invece il signor Nicola, - mi sono trovato a passare per caso nel negozio del mio amico e allora ho deciso di acquistare un capo».
«Non sono così attenta negli acquisti. Attendo i saldi, sì, ma non necessariamente. Oggi ci trovavamo per caso - racconta la signora Stefania, busta alla mano -. E vale sia per i saldi invernali che quelli estivi. Dipende dalle necessità e dal tempo. Spesso non ci vado proprio perché non riesco a fare shopping nei primi giorni di saldi e allora mi dico che non ne vale la pena, si saranno già presi tutto».
Il commesso di una catena di sartoria in via Sparano confessa che da loro, dove la fascia di prezzo è più alta, sono soprattutto i turisti ad entrare. «Ma l’estate non va bene come l’inverno», aggiunge. E lo stesso conferma Maurizio Grimaldi, titolare Barbolini Milano, in via Calefati: «I saldi estivi di solito sono meno fruttuosi per noi, ma al di là del periodo, giusto o non giusto, a noi servono. In periodi normali la gente non spende, solo se ha necessità. Ci auguriamo che con i saldi la situazione possa migliorare. Qui la gente viene magari per spendere qualcosa di più o per comprare più capi, diciamo che durante i saldi un cliente può spendere dai 100 a 200 euro».
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro (pari a 92 euro pro capite) per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. «Da me viene più gente del posto che turisti. Diciamo che Bari non è la città dello shopping per loro, nonostante il boom turistico della città. A maggio e giugno non lavoriamo comunque come dovremmo - conclude - la gente attende i saldi ormai».
«La mattinata è andata fiacca per via della giornata calda, la gente è al mare - racconta invece Angelo Biscotti, di un altro negozio di abbigliamento da uomo -. Si lavora di più in serata e in settimana. Turisti pochi».
«Se il periodo per i saldi è giusto? È una guerra - spiega -. Dovrebbero slittare più avanti, sia in estate che in inverno. La stagione è andata lenta, la gente aspetta sempre i saldi, soprattutto in inverno. Dovrebbero posticiparli di un mese. Anche perché adesso c’è un’altra festività che ci blocca, il Black Friday…le vendite si fermano almeno quindici giorni prima». È, del resto, una polemica ormai consolidata tra gli esercenti del settore: oltre all’online e al fast fashion, a complicare loro la vita ci si mette anche il clima, che stravolge le vendite stagionali.
Per sapere come sarà davvero andata questa stagione, ora, bisognerà aspettare il 15 settembre, ultimo giorno dei saldi estivi 2024.