Sabato 06 Settembre 2025 | 08:16

Romito attacca la candidata-consulente De Simone: «Pagata con fondi pubblici non si sa per cosa»

 
Romito attacca la candidata-consulente De Simone: «Pagata con fondi pubblici non si sa per cosa»

Michele Laforgia e Titti De Simone

La collaboratrice di Emiliano da 65mila euro lordi l'anno: «Tutto documentato al gabinetto del presidente». Laforgia la difende: «Linciaggio mediatico perché si è schierata con me»

Venerdì 07 Giugno 2024, 09:43

09:49

BARI Il caso della consigliera di Emiliano per le politiche di genere Titti De Simone, candidata in una delle liste di Michele Laforgia, infiamma la campagna elettorale. De Simone, che dal 2015 ha un contratto da 65mila euro lordi l’anno, non aveva mai documentato il lavoro svolto in Regione prima di una richiesta di atti della «Gazzetta», cui gli uffici in prima battuta avevano risposto dichiarando che la relazione della ex parlamentare (in realtà - si è scoperto dopo - non esistente) era «riservata».

A rilanciare il tema è stato Fabio Romito, candidato sindaco del centrodestra, nell’ambito di un dibattito con Laforgia. Il candidato di M5s e Sinistra Italiana aveva attaccato sulle nomine nelle società comunali, polemizzando sulla presenza di Pierluigi Vulcano all’Asi, inseguito da un pignoramento da 380mila euro per tasse non pagate.

«Finalmente anche il centrosinistra si accorge del problema delle nomine all’interno delle partecipate - ha replicato Romito nel corso del dibattito -, problema che denunciamo da 10 anni da quando siamo all’opposizione. Vale per Vulcano ma anche per la consigliera De Simone, candidata con Laforgia, che non è stata in grado di dimostrare con le carte, il lavoro per il quale è stata remunerata. Non basta chiedere le dimissioni di Vulcano, bisogna resettare tutto il sistema di potere di questa sinistra». Romito è tornato sul punto anche ieri: «È inaccettabile che si possano percepire soldi pubblici senza che sia possibile sapere quale è stato il lavoro svolto».

De Simone ha replicato con una nota: «Il mio lavoro è documentato agli uffici e noto alle cronache da anni. È tutto documentato al Gabinetto del Presidente, come si sa, pur non essendo prevista dal mio contratto (come quello di tutti i consulenti consiglieri) alcuna forma di relazione tecnica». Ma non è esattamente così: ogni mese, in sede di liquidazione delle fatture, la consulente si è impegnata a presentare una relazione sull’attività svolta, relazione che non ha mai fatto fino al 15 maggio scorso».

E ieri sera Michele Laforgia è tornato sull'argomento durante un comizio nel quartiere San Pio. «Noi sappiamo - ha detto dal palco - che tra gli elettori del Pd c'è una richiesta di grande cambiamento, si sono candidati con noi e anche per questo hanno subito un linciaggio mediatico, casualmente dopo aver annunciato la loro candidatura. Mi riferisco, per non fare nomi, a Titti De Simone».

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