Sabato 06 Settembre 2025 | 06:22

Laforgia: «Se eletto rinuncio a 3mila euro di indennità al mese e li verso per sostegno a povertà». Romito: «Fesserie»

 
Redazione online

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«Parcheggi interrati alla Rossani e rifiuti, le mie idee vincenti», la parola al vicepresidente del consiglio comunale di Bari Romito

Le proposte dei candidati sindaci alla vigilia delle elezioni

Giovedì 06 Giugno 2024, 19:58

07 Giugno 2024, 11:18

BARI - «Se eletto rinuncerò all’aumento di 3mila euro al mese dell’indennità e verserò l'importo corrispondente in favore delle misure di sostegno alla povertà e all’inclusione sociale». E' la proposta lanciata oggi dal candidato sindaco alle Comunali di Bari di M5s e SI, Michele Laforgia.

«Le povertà - ha detto Laforgia - sono la vera emergenza dei nostri tempi. L’aumento delle diseguaglianze è il principale problema che affligge il nostro sistema economico, sociale e politico. Un problema che incide sulla sicurezza, sulla qualità dell’abitare, sul decoro». Da qui la proposta di un Reddito minimo comunale da dedicare a tutte le famiglie con un Isee al di sotto dei 9.600 euro e che non siano percettori dell’Assegno per l’inclusione. Il Reddito minimo comunale avrà un importo tra i 300 e i 500 euro mensili, in relazione alla composizione del nucleo, per una platea massima annua di circa 4.000 nuclei per una spesa complessiva annua di circa 19 milioni di euro. 

Accanto a Laforgia nel presentare la misura il presidente nazionale di SI, Nichi Vendola, e il senatore dei 5Stelle Gianmauro Dell’Olio. «Abbiamo già fatto la proposta del salario minimo comunale, per gli occupati - ha continuato Laforgia - poi ripresa e condivisa dal candidato del Pd Vito Leccese. Si tratta cioè di garantire un compenso orario minimo di 9 euro, ovvero il trattamento di miglior favore previsto dai contratti collegati sottoscritti dalle sigle più rappresentative nell’ambito dei lavori appaltati dal Comune di Bari e dei servizi erogati da aziende concessionarie o affidatarie».

VITO LECCESE: «PROPONGO IL SINDACO DELLA NOTTE»

Non uno sceriffo ma un mediatore tra chi opera nelle ore serali. Questa la proposta di Vito Leccese, candidato Dem: «un delegato che si faccia carico di tutte le questioni attinenti alla movida notturna e che si proponga come mediatore tra i soggetti che a vario titolo operano nelle ore serali, figura di supporto per i gestori dei locali, ai quali si vuole fornire un sostegno aprendo un confronto serrato con la Sovrintendenza per non penalizzare gli investimenti legati all’occupazione del suolo pubblico e finanziando, come già fatto, i loro investimenti per migliorare le attività; i residenti, che hanno diritto ad abitare in zone decorose in cui le regole vengano rispettate; le Forze dell’ordine, con cui collaborare per garantire la sicurezza di tutti; gli operatori che lavorano di notte per la pulizia della città e per la mobilità pubblica, che faranno di Bari una città sempre più al passo coi tempi». «Si tratta - aggiunge il candidato Dem - di una misura già sperimentata in altre città italiane (come Trento e Bologna) ed europee (Amsterdam e Londra)».

FABIO ROMITO:«FESSERIE»

«Ci hanno chiesto di sparare una fesseria da fine campagna elettorale quasi come fossimo in una piazza dove bisogna vendere gli ultimi oggetti rimasti. Io invece mi rifiuto di procedere in tal senso, mi rifiuto di prendere in giro i baresi. A stretto giro i due candidati del centrosinistra uno ha proposto una sorta di reddito cittadinanza irrealizzabile e impraticabile, l’altro ha proposto il sindaco della notte». Lo ha detto in una conferenza stampa il candidato sindaco del centrodestra a Bari, Fabio Romito.
«Noi - ha aggiunto - abbiamo fatto una campagna elettorale seria, fatta di contenuti e impostata sui contenuti. Affrontare il tema della povertà per raccattare qualche voto è indegno. Per alimentare il welfare della nostra città mancano 30 milioni di euro», ha evidenziato. 

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