BARI - L’ex direttore di Avveire Marco Tarquinio, l’ex sardina Jasmine Cristallo e i sindaci Giorgio Gori, Dario Nardella, Matteo Ricci e Antonio Decaro. Sono alcuni dei candidati alle europee col Pd del prossimo 8-9 giugno 2024.
Al Nord ovest, dopo Cecilia Strada c'è il capodelegazione Pd all’europarlamento Brando Benifei, seguito dall’europarlamentare Irene Tinagli e dal deputato Alessandro Zan. Sempre al Nord ovest corrono il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, l’ex coportavoce dei verdi Eleonora Evi e l’ex parlamentare Lele Fiano. Dopo Stefano Bonaccini, al Nord est ci sono Annalisa Corrado al secondo posto, poi Ivan Pedretti, Elisabetta Gualmnini, Zan e Alessandra Moretti. Al Centro, dopo Elly Schlein c'è Nicola Zingaretti, poi Camilla Laureti e l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Sempre al Centro corrono Alessia Morani e i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Pesaro Matteo Ricci.
Al Sud, dopo Lucia Annunziata, ci sono il sindaco di Bari Antonio Decaro, poi la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il giornalista Sandro Ruotolo e l’ex sardina Jasmine Cristallo. In lista al sud anche Lello Topo. Nelle Isole, dopo Schlein, Antonio Nicita e Lidia Tilotta, Pietro Bartolo.
Con un post sui suoi canali social infatti il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha ufficializzato la sua candidatura alle elezioni europee nella circoscrizione sud per la lista del Partito Democratico, e ha lanciato la sua campagna con lo slogan 'primi cittadini d’Europa'.
«Continuerò a fare i sindaco con disciplina e onore fino al 9 giugno - scrive tra l’altro nel post rivolgendosi ai cittadini baresi - Con in testa sempre lo stesso obiettivo: lavorare perché Bari sia all’altezza delle grandi città europee. L'Europa, sì. È lì che oggi si decide il destino dei nostri territori. È lì che Bari, con le sue mille voci, i suoi sacrifici, i suoi progetti, ha bisogno di farsi sentire. Perché rappresenta il sud che non si arrende, che vuole decidere come e dove investire le risorse che gli spettano di diritto. Un sud che ha faticato duramente per raggiungere i suoi traguardi e che nessuno può fermare».
«Qualcuno mi chiede: 'Perché te ne vai?' - aggiunge - Io non vado da nessuna parte. Io resto qui, oggi, più che mai. Perché l’Europa oggi è Bari, è Napoli, è Campobasso, è Potenza, è L’Aquila è Catanzaro ma è anche Collepasso, Olevano sul Tusciano, Riccia, Grassano, Lettomanoppello, Rocca Imperiale. Le nostre città, i nostri piccoli comuni, le nostre spiagge, le nostre campagne, il nostro mare, i nostri asili nido, i nostri diritti, le nostre libertà si costruiscono, si sviluppano e si difendono in Europa». «Tra qualche settimana non sarò più il vostro sindaco - conclude - Ma questa città, questa terra, non la abbandonerò mai. E comunque sono tranquillo. La sto lasciando alle persone giuste: voi, che amate questa città come la amo io. Sarete voi i primi cittadini di Bari. E se vorrete, sarete con me anche i primi cittadini d’Europa».