BARI - Una sorta di Grande Fratello delle due ruote. Per seguire passo dopo passo gli spostamenti, i chilometri effettuati e i percorsi più gettonati. Passando anche da quelli lungo i quali attualmente non ci sono corsie dedicate. Il Comune di Bari vuole «contare» i ciclisti urbani. Una sorta di censimento del popolo dei pedali per orientare la domanda di mobilità e per dare una risposta in termini di infrastrutture e interventi (chissà che non spuntino altre piste ciclabili). E magari invogliare la sostenibilità prevedendo bonus e incentivi.
Ecco quindi spiegato l’avviso pubblico con il quale individuare, attraverso una manifestazione di interesse, l’operatore economico che sia in grado di avviare questo monitoraggio e tracciamento. Una piattaforma con app e annessi sistemi di rilevazione e antifrode per seguire l’attività dei ciclisti dotando le bici di uno specifico kit tecnologico per raccogliere i dati (nel pieno rispetto della privacy).
L’affidamento del servizio – da perfezionare poi con trattativa diretta sul Mepa, il mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni – prevede un importo di 70mila euro per un anno, prorogabile poi di altri 12 mesi. I dati acquisiti consentiranno anche di avere indicazioni sugli effetti positivi per l’ambiente e la qualità dell’aria, resa più respirabile non certo dalla presenza di auto e ciclomotori, ma dalle due ruote.
Il Comune di Bari ha attuato negli ultimi dieci anni una politica per la mobilità sostenibile coerente con il Dossier strategico del Pon Metro 2014-2020 (anno 2015), il documento di indirizzo strategico del Comune di Bari sulla mobilità sostenibile (anno 2017) e con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile Metropolitano (anno 2021) che prevedono sia iniziative per il rafforzamento dell’offerta (iniziando dai park and ride fino ad arrivare al Bus rapid transit, il sistema dei bus elettrici), sia incentivi per il sostegno alla domanda di mobilità come gli abbonamenti gratuiti per il bus pensati per gli over 65, il bike to art, incentivi per l’acquisto di biciclette e i Muvt in Bus 365, le tessere annuali a 20 euro per viaggiare senza limiti su tutta la linea urbana di Amtab.
Non da ultimo i rimborsi chilometrici relativi agli spostamenti, casa-scuola e casa-lavoro, effettuati in bicicletta nell’area urbana, utilizzando un sistema certificato per il tracciamento dei chilometri percorsi dagli utenti. La misura, partita come sperimentazione nel 2019 e destinata ai soli cittadini residenti, è stata stabilizzata a partire dal 2021, ampliando la categoria di aventi diritto agli studenti universitari fuorisede e ai lavoratori occupati sul territorio comunale. Basti pensare che al suo debutto nel 2019 vi hanno partecipato circa mille cittadini con la distribuzione di oltre 30mila euro di rimborsi chilometrici a fronte di 74mila chili di co2 risparmiati e di più di 500mila chilometri totali percorsi dalle bici.
E anche in questo nuovo tracciamento il Comune chiede al fornitore la presenza di un sistema certificato antifrode, di un servizio clienti dedicato e di un servizio gestione per l’erogazione e distribuzione degli incentivi economici.