BARI - Sono indagate per omessa denuncia le due agenti di Polizia municipale del Comune di Bari che nel 2017 si sono rivolte a un presunto appartenente del clan Parisi per far valere le loro ragioni nei confronti di un automobilista che le avrebbe insultate.
La circostanza emerge dalle oltre 30mila pagine di atti depositate dalla Dda di Bari a supporto delle misure cautelari nei confronti delle due associazioni mafiose (Parisi-Palermiti) egemoni nel quartiere Japigia: dalla guerra interna, al traffico di armi e stupefacenti, alla gestione dei giochi illegali fino all’aspetto più scivoloso: i rapporti con la politica.
Le due donne, Rosalinda Biallo, 55 anni, di Triggiano, e Anna Losacco, 59 anni, di Bari, sono state sospese dal servizio all’indomani della pubblicazione delle intercettazioni con Fabio Fiore, 41 anni, presunto sodale dei Parisi finito in carcere con le accuse di associazione a delinquere finalizzata a reati in materia di armi e alla raccolta clandestina delle scommesse, con l’aggravante di aver favorito una consorteria mafiosa.
Di resistenza a pubblico ufficiale sono accusati invece sia l’umo che avrebbe minacciato le vigilesse dopo essere passato con il rosso, sia Michele Parisi, fratello del capoclan Savinuccio, che dopo essere stato multato dalle due agenti per aver lasciato l’auto in doppia fila fuori da un bar le ha apostrofate con un eloquente «poi ti devo venire a prendere»: l’accusa è infatti aggravata dall’uso dell’intimidazione mafiosa. Nei confronti delle due agenti è pendente il procedimento disciplinare che potrebbe concludersi anche con il licenziamento.
La vicenda è già nota e...