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Bari, in Comune non si parla dell’indagine: «Solo l’opposizione chiede di discutere»

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Bari, in Comune non si parla dell’indagine: «Solo l’opposizione chiede di discutere»

Appena sei firme per la richiesta di seduta monotematica. La maggioranza alza il muro. I civici: idea strumentale

Sabato 09 Marzo 2024, 12:02

BARI - Le firme ci sono ma sono insufficienti. Con il centrodestra che sino a ieri mattina ha tentato di sfondare il rigidissimo muro del centrosinistra e del M5S con una richiesta ben precisa: «Portiamo il caso all’attenzione della massima assise cittadina. Occorre un dibattito pubblico e trasparente per far sapere alla città ciò che sta succedendo in queste settimane. Firmate anche voi». Ma nulla da fare. Dal Pd ai civici passando per i pentastellati nessuno ha voluto prendere la penna (alquanto incandescente) e sottoscrivere il documento. Al Comune di Bari non ci sarà alcuna seduta monotematica di Consiglio comunale su «Codice Interno», l’inchiesta che il 26 febbraio scorso ha portato a 135 arresti. Tra questi ci sono anche l’ex consigliere regionale ed ex presidente della Multiservizi Giacomo Olivieri e la moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale in carica sino a qualche giorno fa.

Un’inchiesta che scavando nel possibile patto elettorale del 2019 tra mafia e politica ha acceso i riflettori anche sull’Amtab. L’azienda del trasporto pubblico locale, al 100 per cento di proprietà del Comune, è finita sotto la lente di ingrandimento dei magistrati e in amministrazione giudiziaria per il presunto giro di assunzioni pilotate e per la gestione dei parcheggi in mano ai clan. Insomma, più di un elemento per portare il centrodestra comunale a chiedere un dibattito pubblico nell’Aula Dalfino. Ma le intenzioni dei quattro firmatari di Fratelli d’Italia (i consiglieri Antonio Ciaula, Pasquale Finocchio, Antonio Testini e Giuseppe Viggiano) e dei due della Lega (Giuseppe Monaco e Laura Manginelli) si sono arenate sullo scoglio del quorum. Servono infatti almeno 8 firme per ottenere la convocazione di una seduta monotematica, ma la pattuglia dei firmatari si è fermata a quota sei, tanti quanti sono oggi i consiglieri di centrodestra. Inutile dire che il «no» della maggioranza di centrosinistra e del M5S ha creato un clima abbastanza teso a Palazzo di Città.

«Volevamo solo portare all’attenzione del Consiglio, serenamente e nel pieno rispetto del lavoro dei magistrati, una vicenda che rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Al sindaco Antonio Decaro, che è anche assessore alle Aziende, avremmo chiesto delucidazioni su ciò che sta accadendo in Amtab» spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia Antonio Ciaula ricordando che tale iniziativa era sostenuta esternamente anche da Forza Italia, partito che non ha alcun consigliere comunale. Nessun commento dal M5S sulle ragioni della mancata sottoscrizione del documento, mentre dai civici ci pensa Con a gettare benzina sul fuoco. «Oggi la richiesta del centrodestra è a nostro avviso strumentale. Noi di Con in tempi non sospetti abbiamo chiesto sedute monotematiche sull’Amtab e sul suo buco di bilancio, ma abbiamo sempre trovato i bastoni tra le ruote, messi anche dalla stessa nostra maggioranza di centrosinistra» incalza il consigliere comunale Francesco Giannuzzi. Un chiaro riferimento a ciò che è successo la scorsa settimana durante il Consiglio comunale sul piano triennale delle opere pubbliche, il primo del dopo blitz «Codice Interno». Quando Giannuzzi nel suo intervento ha iniziato a parlare di Amtab, alcuni colleghi del Pd e delle liste civiche sono usciti dall’Aula. Un chiaro segnale di protesta e disapprovazione.

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