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Elezioni amministrative: «Bari, il centrodestra unito volerà con l’effetto Meloni»

 
michele de feudis

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«Bari, il centrodestra unito volerà con l’effetto Meloni»

Melchiorre (FdI): a sinistra si divorano tra loro come i figli del conte Ugolino

Mercoledì 10 Gennaio 2024, 09:02

15:10

Senatore Filippo Melchiorre, parlamentare di Fdi, in tanti continuano a fare il suo nome come candidato sindaco di Bari. Come stanno le cose?
«Ringrazio chi mi stima, ma ho detto da tempo che sono impegnato a Roma nel mio ruolo di senatore e componente della commissione antimafia, nonché come vice presidente della commissione finanze».

Come si sta sviluppando il quadro politico verso le prossime comunali a Bari e Lecce?

«Il centrodestra, come per le politiche, esprime una forte compattezza. I coordinatori dei partiti, da Marcello Gemmato a Mauro D’Attis e Roberto Marti sono in piena sintonia. Sono con noi il nuovo Psi di Michele Simone e l’Udc con lo scudo crociato che nelle ultime consultazioni hanno registrato risultati importanti. A sinistra, invece, registro liti, polemiche e divisioni».

A cosa si riferisce?

«Al caso emblematico di Bari. Qui c’è un sindaco come Antonio Decaro, che dopo due mandati, ha abdicato alla sua leadership».

In che senso?

«Decaro ha scelto di non essere il capo della coalizione di centrosinistra: ha preferito non indicare il prossimo candidato sindaco progressista, facendo sbranare i vari aspiranti come, mi perdoni la citazione dantesca, i figli del Conte Ugolino».

Decaro potrebbe essere capolista Pd alle Europee…

«Ecco, ha centrato il punto. Decaro dovrà sudare sette camicie per arrivare a Bruxelles, vincendo la concorrenza nel Pd dei candidati campani. Così a a Bari spera di prendere i voti da tutti ma corre il rischio di raccogliere meno delle aspettative. Non prendendo posizioni nella querelle della sinistra locale per le comunali sta perdendo pezzi strada facendo. E aumentano i malpancisti…».

Se a sinistra il panorama è nebuloso, a destra?

«Lì regna un caos mentre noi elaboriamo in maniera serie il programma e lavoriamo per scegliere il candidato».
Ci sono i nomi prestigiosi sul campo sia provenienti dal mondo civico che dal che da quello politico con importanti profili.
«Non faccio nomi. Dico solo una cosa».

Prego.

«Il centrosinistra è litigioso e perdente, la città vuole cambiare e liberarsi di una cappa di clientelismo tentacolare».

Iniziano a girare anche sondaggi sui candidati di centrodestra. Secondo alcune indiscrezioni, con tutti i limiti di queste rilevazioni. sarebbero per molti aspetti positivi.

«Con il centrosinistra spaccato, i sondaggi per noi sono ottimi. Poi c’è anche un tema di politica generale».

L’effetto governo nazionale?

«Sì. Il nostro percorso sarà ancora più agevole, anche perché crescono i consensi del premier Giorgia Meloni, apprezzata per la coerenza, per la difesa dell’interesse nazionale in sede europea, e per non essere ricattabile».

Quanto sarà ampia la vostra coalizione?

«Registriamo l’interesse e l’interlocuzione con soggetti civici come le liste di Tommy Attanasio e di Ninni Cea e di altre liste civiche. Poi registro una vera corsa alla candidatura nelle nostre liste di Fratelli d’Italia. Già adesso potremmo presentare più liste per il consiglio comunale. Segno che il vento sta cambiando e presto cambierà anche il colore politico della città».

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