Domenica 07 Settembre 2025 | 11:07

Rissa finita in tragedia a Capurso: «Ha tentato di ucciderci»

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Rissa finita in tragedia a Capurso: «Ha tentato di ucciderci»

Il padre del presunto killer si oppone alla chiusura della seconda inchiesta. Il pm ha mandato a giudizio gli autori della rissa e dell’omicidio ma ha chiesto l’archiviazione per chi ha provocato il litigio

Martedì 09 Gennaio 2024, 10:02

BARI - «Volevano ucciderci e abbiamo reagito. Ora perseguite i nostri aggressori». È in estrema sintesi questa la richiesta del 50enne Renato Canonico, padre del 26enne Pietro, accusato dell’omicidio di 29enne di Mola Vito Caputo, ucciso con un coltello il 16 marzo 2023 al culmine di una violenta rissa a Capurso, dopo un inseguimento tra auto iniziato a Cellamare. Il padre Renato risponde di rissa aggravata e per lui ieri sarebbe dovuto cominciare il processo in Corte d’Assise (rinviato di una settimana per difetti di notifiche). Per il figlio Pietro, invece, accusato anche di omicidio e tentato omicidio, l’avvocato Massimo Roberto Chiusolo ha chiesto l’abbreviato condizionato.

Il «contendente» rivale in amore del 26enne, suo coetaneo, Fabio Domenico Chiarelli sta tentando la strada del patteggiamento per i reati di rissa, violenza privata aggravata e violazione della sorveglianza speciale (udienza fissata il 23 febbraio).

Il contesto nel quale sarebbe maturata la vicenda è quello di un contrasto tra ex per un figlio conteso nel quale la vittima non c’entrava. Quel pomeriggio Pietro Canonico, accompagnato dal padre, aveva incontrato la ex compagna nella sede del Comune di Cellamare per definire le modalità di visite al figlio. Al termine dell’incontro, mentre Canonico stava raggiungendo l’auto per andare via con il padre, sarebbe sopraggiunta la macchina con a bordo Chiarelli, nuovo compagno della donna, e l’amico Caputo...

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