BARI - L’internalizzazione del 118 da parte delle Sanitaservice aprirà un buco nero nei conti delle Asl. Il rischio, già paventato in questi mesi dai vertici del Dipartimento salute, va considerato una certezza realtà se si guarda a quello che sta succedendo con la gestione del personale: a dispetto delle piccate risposte date da direttori generali e amministratori unici nelle audizioni in Consiglio regionale, infatti, il ricorso agli straordinari (e a modelli organizzativi a dir poco bizzarri) comporterà il netto superamento del budget. E un ennesimo buco nero dei conti.
L’esempio lampante è quanto sta avvenendo nella Sanitaservice della Asl di Bari, di cui la «Gazzetta» ha acquisito (sono esposti nelle bacheche) i turni di servizio del 118 dei mesi di novembre e dicembre. Dall’esame delle tabelle emergono situazioni difficilmente comprensibili, attraverso le quali la società in-house guidata da Fabrizio D’Addario paga - per ogni postazione - centinaia di ore di straordinario.
Un esempio per tutti è la postazione di Bari Aeroporto, dove risultano in servizio cinque autisti e sei soccorritori a cui vengono garantite dalle 18 alle 78 ore di straordinario in un mese: significano, in soldoni, aumenti di stipendio che arrivano a 650 euro netti...