BARI - Non c’è due senza tre. Amgas, oltre a ricevere i clienti (anche quelli potenziali) nella sede centrale e in quella di recente apertura in via de Giosa, si appresta ad aggiungere un ufficio anche al San Paolo. È in corso una valutazione sul punto preciso in cui insediarsi (potrebbe essere nella zona nuova, ma non è detto), in modo da coprire un’altra zona della città. Vi confluiranno i residenti a nord del capoluogo (da San Girolamo, dalla Stanic, ma anche da Enziteto, Palese e Santo Spirito). Attualmente giungono dal territorio Municipio 2 e 3 (da Picone a San Pasquale e Mungivacca) al Di Cagno Abbrescia e in centro da Libertà, Murat e Madonnella (da Japigia forse meglio andare in corso Alcide de Gasperi prendendo la tangenziale). Il servizio di supporto all’utenza è garantito sia in corso Alcide De Gasperi 320 nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.15 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 14.30 e di martedì e giovedì dalle 8.15 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.00; sia in via De Giosa 62-64 di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15:30 e di martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16 (è possibile anche prendere un appuntamento tramite l’app Amgas oppure mediante il sito web istituzionale all’indirizzo: https://www.amgasbarisrl.com/prenota-un-appuntamento). C’è anche un numero verde gratuito (800.88.70.96) da rete fissa (si può chiamare, sempre gratuitamente, allo 0802469638 da rete mobile).
VULNERABILI E NON - Mediante una lettera inviata a tutti gli interessati, Amgas ha già informato che anziani e persone con disagio fisico o economico continueranno a fruire delle stesse condizioni del mercato tutelato. Si tratta degli over 75 (che non devono fare nulla), di chi usufruisce della 104 (che deve compilare e consegnare un modulo), di chi ha titolarità di utenze ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi e di chi usufruisce del bonus sociale per disagio economico. Tutti gli altri possono restare con Amgas e passare al mercato libero sottoscrivendo l’offerta Psv casa, che dipende appunto dal valore del Punto di scambio virtuale (il punto di incontro tra domanda e offerta del gas in Italia, dove avviene lo scambio o la cessione) che ieri era di 0,461 euro al metro cubo), cui si aggiunge lo spread (8 cent al metro cubo) per un totale di 0,541 euro (più una quota fissa di 120 euro all’anno, cioè 10 euro al mese).
TUTELE GRADUALI - Nel caso però un cliente non provveda al cambio entro la scadenza del 31 dicembre (se resterà, come sembra ora come ora, il passaggio al mercato libero) vigerà il Servizio a tutele graduali, ossia la fornitura automatica, consentendo di tenere comunque attive le forniture di energia, a condizioni tariffarie di salvaguardia, imposte dall’Arera. Si concederà ai consumatori un lasso di tempo sufficiente (un anno per il gas, tre anni per l’elettricità) per individuare l’operatore più affidabile e la tariffa più vantaggiosa (per avere un riferimento, l’Arera ha stabilito qualche giorno fa che il costo del gas a ottobre, che avrà effetti sulle bollette in arrivo nelle prossime settimane) è di 0,467879 euro al metro cubo, il 12% in più rispetto a settembre (era 0,396386). In termini di conseguenze, la spesa gas per la famiglia tipo (che ha consumi medi di 1.400 metri cubi annui) nell'anno scorrevole (novembre 2022-ottobre 2023) è di 1.457 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 14,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (novembre 2021-ottobre 2022). Confermati per ottobre e per tutto il 2023 l'azzeramento degli oneri generali e la riduzione Iva al 5%.