Sabato 06 Settembre 2025 | 17:37

A Bari #DattiunOcchio; femminilità anche con la diagnosi di tumore al seno

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

A Bari #DattiunOcchio; femminilità anche con la diagnosi di tumore al seno

L'iniziativa promossa da Gilead nell’ambito della campagna “Donne in Meta” approda nel capoluogo il 3, 4 e 5 novembre

Venerdì 03 Novembre 2023, 00:23

BARI - Si chiama #DattiunOcchio l'iniziativa promossa da Gilead nell’ambito della campagna “Donne in Meta” che approda a Bari il 3, 4 e 5 novembre.

Il progetto, portato avanti con il supporto di Europa Donna Italia e Triumph e in collaborazione con Freeda Media, si rivolge anche alle donne che hanno incontrato il tumore per aiutarle a non perdere contatto con la valorizzazione di sé e la femminilità. Nasce per sensibilizzare le donne a tenere d’occhio non solo il proprio look, ma anche il proprio corpo, il seno in particolare, intercettando eventuali segnali sospetti da non sottovalutare e approfondire con il proprio specialista.

I prossimi 3, 4, 5 Novembre nel punto vendita Triumph di Bari, attraverso leaflet, stickers posti nei camerini con QRCode che rimanda ad approfondimenti tematici, #DattiunOcchio promuoverà due messaggi molto importanti: il primo non trascurare la prevenzione, rilevando segnali sospetti come ad esempio gonfiore, perdite dai capezzoli, segnalandoli tempestivamente allo specialista e pianificare i controlli come mammografia e ecografia mammaria; il secondo per le donne con tumore al seno è di non rinunciare al proprio desiderio di essere donna con la propria femminilità, ci dice Francesca Casino, titolare dello store assieme a Nunzio Spagnoli e Pietro Grassi. 

Una prevenzione costante permette diagnosi tempestive; una diagnosi tempestiva, soprattutto nella forma più aggressiva come il tumore al seno triplo negativo, permette un percorso di cura più efficace. Il tumore al seno è quello più frequentemente diagnosticato con 55.700 nuovi casi stimati nel 2022, +0,5% rispetto al 2020.

L’adesione allo screening mammografico nel 2021 si è attestato al 56% (dato che non considera le donne che non hanno aderito all’invito e che si erano sottoposte a mammografia i 12 mesi precedenti), 8 punti percentuali rispetto al 2020, ma non ancora ai livelli pre-pandemici del 60%.1 
Nel 2021 ogni 100 donne esaminate, circa 6 sono state richiamate per effettuare un’indagine supplementare: un approfondimento radiologico, un’ecografia, una visita clinica o, più raramente, un prelievo bioptico. Il numero di carcinomi diagnosticati allo screening è stato pari a 9.845 unità nel 2021 (contro 1.343 lesioni benigne) con un tasso di identificazione di 5,1 casi ogni 1.000 donne sottoposte a screening.1
“A livello regionale c’è un grande impegno e investimento sugli screening e sulla diagnosi precoce, perché prima si intercetta la malattia, migliori sono le condizioni in cui clinici e pazienti possono affrontare il percorso terapeutico - afferma il prof. Alessandro delle Donne, direttore generale dell’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico IRCSS Giovanni Paolo II, Istituto dei Tumori di Bari e presidente dell’Unità di Coordinamento Rete Oncologica -. In Puglia i dati di adesione agli screening sono allineati con quelli nazionali con alcuni picchi in alcune aree dove si arriva anche al 90% di risposta da parte della popolazione. L’invito ad aderire ai programmi di prevenzione organizzati dalle ASL è molto forte, così come quello di prestare attenzione attraverso un’osservazione costante ai cambiamenti che il seno potrebbe presentare. Il tempo è un’arma fondamentale per contrastare il tumore al seno. E a questo impegno istituzionale si affiancano anche iniziative lodevoli come #DattiunOcchio che contribuiscono ad amplificare questi messaggi aumentando la sensibilizzazione nelle donne. Se la prevenzione è centrale - conclude Delle Donne -, la presa in carico a 360° delle donne che hanno una diagnosi di tumore al seno rappresenta l’altra faccia della medaglia. Supportare le pazienti, non farle sentire sole e non farle identificare esclusivamente nella malattia è parte del percorso, una parte importante di cui non possiamo dimenticarci. Le pazienti non solo devono sentirsi bene, ma devono sentirsi belle”.

“Il messaggio principale sul quale mantenere alta l’attenzione, non solo a ottobre, è che la prevenzione rimane l’unico strumento che può fare una differenza in fase di diagnosi permettendo spesso di intervenire per tempo - spiega Alessandra ENA, referente di Europa Donna – Puglia -.Chi riceve una diagnosi di cancro al seno, deve avere la possibilità di elaborare tutte le fasi a cui va incontro, senza rinunciare alla propria identità. Lasciare che il tumore diventi l’unico pensiero impatta negativamente sulla paziente e non solo. L’impegno di Europa Donna Italia è da sempre quello di fornire alle donne tutte le informazioni e tutti gli strumenti utili per affrontare al meglio la diagnosi e l’eventuale percorso di cura". 
Datti un Occhio è parte della campagna Donne in Meta ( www.donneinmeta.net ), giunta al suo terzo anno, nata per sostenere le donne con tumore al seno triplo negativo metastatico, una forma di neoplasia particolarmente aggressiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)