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Licenza di uccidere gli storni nel Sud-Est Barese: cacciatori «alleati» dei coltivatori

 
Licenza di uccidere gli storni nel Sud-Est Barese: cacciatori «alleati» dei coltivatori

Deroga per limitare i danni provocati dai volatili ai raccolti

Mercoledì 25 Ottobre 2023, 14:39

BARI - Sono ghiotti di olive e, nell’areale olivicolo del Sud Est Barese e della Valle d’Itria, da Polignano a Mare a Castellana Grotte, Monopoli, Conversano, Alberobello, Locorotondo, la presenza degli storni costituisce un problema reale per gli ovicoltori. Questa la motivazione alla base del provvedimento adottato dalla giunta regionale pugliese, che concede ai cacciatori la deroga all’abbattimento di questi volatili che a gruppi di migliaia stanno assediando gli uliveti, danneggiandoli. Una autentica emergenza per i produttori, che in questa stagione olivicola intravvedono la possibilità di ottenere ricavi importanti dalla raccolta e trasformazione delle olive, visti i prezzi di mercato lievitati a 90-100 euro al quintale di prodotto e 700-800 euro per quintale di olio extravergine.
Da qui la decisione, assunta dopo l’sos lanciato dalle organizzazioni dei lavoratori della terra, alla Regione Puglia che con atto dirigenziale numero 652/2023 del Dipartimento agricoltura e sviluppo rurale ha approvato nelle scorse ore la «deroga al prelievo nel Sud Est della specie “storno” (Sturnus vulgaris) nel rispetto di tempi, luoghi e modalità previsti, al fine di prevenire gravi danni alle colture agricole, in particolare a quella dell’olivo».
Queste le modalità fissate dalla Regione Puglia e comunicate ai 6 comuni del Sud Est Barese interessati: «Il prelievo in deroga degli storni potrà essere effettuato entro il 21 gennaio 2024 alle seguenti condizioni: i limiti quantitativi di massimo prelievo per operatore e massimo di 10 unità al giorno. Gli abbattimenti potranno essere effettuati esclusivamente in presenza di oliveti con frutto pendente e a una distanza non superiore a 100 metri dalle colture olivicole in frutto. Non sarà consentito per il prelievo della specie storno l’uso di richiami siano essi vivi o ausili di altra natura».
I cacciatori interessati dovranno presentare domanda via e-mail all’indirizzo servizio.risorsenaturali@regione.puglia.it.
Soddisfatti, ma non troppo, gli olivicoltori: «L’approvazione della caccia in deroga allo storno - spiega Francesco Simone, presidente del consorzio Olivita, una organizzazione tra produttori del Sud Est - è il frutto di un lavoro quotidiano che abbiamo svolto a livello sindacale ed anche nell’ambito del Comitato tecnico regionale faunistico venatorio, all’interno del quale con la nostra organizzazione di riferimento abbiamo chiesto e sostenuto con forza il provvedimento. Ora attendiamo anche il riconoscimento dei risarcimenti perché, in generale riguardo la problematica relativa alla fauna selvatica, noi produttori ribadiamo come sia necessario riconoscere indennizzi agli agricoltori danneggiati non solo dagli storni ma anche dai cacciatori che in molti casi entrano nei campi coltivati, procurando danni».
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