BARI - Gli ultimi pareri sono arrivati. Tutti favorevoli ed essenziali per portare la prima delibera «chiave» già nel prossimo Consiglio comunale di inizio settimana. Decisa la data: la seduta si terrà martedì 25 luglio, quando ufficialmente inizierà l’iter amministrativo del Nodo Verde.
Il Comune di Bari accelera sul grande progetto di ricucitura attorno alla stazione centrale di piazza Moro e di via Capruzzi. Opere per oltre 170 milioni, finanziate in buona parte dal bando Pinqua del Pnrr, che permetteranno nel giro dei prossimi tre anni di ricucire due pezzi della città oggi separati dalla barriera dei fasci ferroviari. Nelle scorse ore le commissioni consiliari Urbanistica (presieduta dal consigliere Salvatore Campanelli) e Lavori Pubblici (presieduta dal consigliere Pino Neviera) hanno espresso pareri positivi permettendo così alla delibera di approdare, in via d’urgenza, al voto del Consiglio. L’Aula Dalfino dovrà esprimersi sul progetto di fattibilità tecnica ed economica dando così l’avvio alle procedure di esproprio per pubblica utilità e alla conferenza di servizi.
Si tratta dello stesso iter già adottato qualche mese fa per un’altra opera finanziata dal Pnrr, il grande Parco di Costa Sud, nella zona che va da Pane e Pomodoro sino a San Giorgio. L’obiettivo del Nodo Verde è rispettare la data del 31 marzo del 2026, termine entro il quale gli interventi ammessi a finanziamento dovranno essere collaudati e rendicontati, pena la perdita del delle risorse assegnate.
Con i 96 milioni di euro ottenuti dal Comune sono numerose le opere previste, in primis la realizzazione di una piastra-ponte che sovrasterà i binari con la creazione di nuovi spazi verdi, percorsi ciclopedonali con scale, rampe e ascensori. Altri percorsi ciclopedonali sono previsti lungo la direttrice piazza Moro-via Caduti di via Fani, via Capruzzi e viale Unità d’Italia passando dalla ex caserma Rossani) mentre per le opere edili sorgerà un nuovo fabbricato al posto dell’ex Ferrhotel con spazi commerciali, velostazione e locali tecnici e un altro tra via Capruzzi e viale Unità d’Italia con annessa rampa carrabile e ciclo-pedonale che consenta l’accesso anche ai mezzi di soccorso e di emergenza. Una riqualificazione che passerà anche lungo i due versanti opposti che circondano lo scalo ferroviario. Piazza Moro sarà in parte pedonale, specie sul lato verso via Sparano mentre su via Capruzzi è previsto l’ampliamento degli spazi pedonali e del verde urbano.
Tre invece i principali interventi previsti da Rfi con i suoi 73,7 milioni di euro: un nuovo fabbricato viaggiatori a ponte sui binari, la riqualificazione architettonica e funzionale del fabbricato ex uffici di trazione, inclusi banchine, pensiline e sottopassi e il potenziamento dei collegamenti verticali e orizzontali tra il nuovo fabbricato viaggiatori e le banchine. I locali saranno adibiti a biglietterie self-service, attività commerciali e a spazi polifunzionali da destinare a l’Università e Politecnico. Opere caratterizzate anche da una nuova illuminazione e da impianti a tecnologia led-wall per la comunicazione interattiva. Schermi sui quali trasmettere a rotazione video, messaggi informativi e promozionali.
Insomma, un Nodo Verde su più fronti per mettere ordine a un’area oggi molto utilizzata per la presenza dei diversi gestori ferroviari ma anche del capolinea Amtab. Capolinea che sarà spostato verso via Capruzzi e l’area dove sta sorgendo il terminal dei bus extraurbani. Piazza Moro ospiterà solo tre delle quattro linee previste con il Brt, il nuovo sistema di trasporto completamente elettrico.