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Casamassima, bus di linea imbrattati con scritte no vax

 
Luca Natile

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Luca Natile

Casamassima, bus di linea imbrattati con scritte no vax

Vandalizzati 10 pullman della Miccolis Spa e delle Ferrovie Sud Est, in un’area parcheggio sulla ss100. I vandali hanno utilizzato vernice non lavabile

Mercoledì 21 Giugno 2023, 13:18

BARI - Una decina tra autobus e autocorriere, tre della «Miccolis Spa» che ogni giorno percorrono tratte extraurbane nell’area metropolitana barese e sette di proprietà delle «Ferrovie del Sud Est», destinati principalmente al servizio scolastico, parcheggiati all’interno della stazione di rifornimenti carburanti Eni Station, al chilometro 17 della strada statale 100, nelle prospicienze del centro commerciale «Il Baricentro», la scorsa notte, sono stati vandalizzati con l’utilizzo di una vernice spray di coloro rosso non lavabile.

In particolare le fiancate sono state imbrattate da un solitario (ma non si esclude possa aver agito insieme a un complice) writer armato di bomboletta spray con i simboli e gli slogan più ricorrenti utilizzati dai militanti della popolata galassia antagonista novax-nogreenpass, dai collettivi che remano contro la nuova Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e da gruppi accomunati da pulsioni anti-sistema.

Le sigle poste in calce a frasi del solito tenore «Covid=Truffa», «Vax=Morte», «Vivi Libero, il vaccino uccide», rimandano al gruppo militante «Guerrieri ViVi».

Ma l’autore del raid a colpi di bomboletta, avvenuto intorno alle 2.30, ha introdotto una serie di variazioni sul tema sovversivo-antagonista, con messaggi anche contro la transizione ecologica e gli obiettivi dell'Agenda 2030: «Co2 truffa», «Oggi smart city-domani lager», «Sostenibilità=Truffa», «CO2, quello che vogliono eliminare sei tu», «Solo bugie su guerra, crisi e pandemia. Con il terrore ci vogliono eliminare». Non potevano mancare i classici «Il governo mente» e «Fuck Ag 2030». In ogni dove era presente il simbolo della W rossa cerchiata, diffusissimo sul web, ripresa dal film «V per vendetta», che narra la storia dell’instaurazione di una dittatura demoniaca tramite una falsa pandemia. La V raddoppiata starebbe per «ri-vendicazione» dei diritti contro la «finta pandemia orchestrata dall’alto».

L’incursione graffitara sulla Ss100 è stata immortalata dalle telecamere del servizio di videosorveglianza della stazione di rifornimento. Le immagini mostrano la sagoma di una figura maschile che dopo essere scesa dall’auto, parcheggiata su una strada complanare, si muove freneticamente nel buio. Gli autobus e le autocorriere vandalizzate a Casamassima avrebbero dovuto «entrare in servizio» nelle prime ore della mattinata. Sono invece rimaste ferme nel parcheggio e sottoposte a trattamenti di pulizia con solventi speciali. Il danno patito è stato doppio. Le loro tratte infatti sono state coperte da mezzi sostitutivi. L’accaduto è già stato segnalato alla Stazione carabinieri di Casamassima presso la quale verrà formalizzata nelle prossime ore una denuncia.

Negli ultimi sei mesi i raid no vax a Bari sono stati numerosi. Il primo nella sede dell’Anci, tra via Marco Partipilo e via Bitritto, durante la notte di Natale. Poi a fine gennaio è toccato alla sede della Cgil, in via Loiacono, nel quartiere Japigia. A seguire l’Istituto superiore «Marco Polo» in viale Bartolo, ancora a Japigia e la facciata del liceo artistico Pino Pascali nel quartiere Libertà. Le scritte «Malori improvvisi? Sono Vax uccisi», «Covid19 = Truffa» sono apparse su numerose facciate delle palazzine del Policlinico, su una navetta del trasporto pubblico interno dell'Amtab, sulle pensiline delle fermate e su alcuni muri perimetrali del grande ospedale. Bersagliati da minacce e accuse via social per aver sostenuto «la dittatura nazi-sanitaria» sono stati il sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro e il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano.

Le incursioni graffitare e le aggressioni sul web fanno parte di un sistema di propaganda che poggia soprattutto su gruppi che si tengono in contatto e organizzano i loro raid, attraverso le piattaforme social. Nonostante la pandemia sia finita loro continuano a rilanciare teorie complottiste e fake news sui vaccini.

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