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Parco della Giustizia di Bari promosso, ma occhio a parcheggi e alberi

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Parco della Giustizia di Bari promosso, ma occhio a parcheggi e alberi

Nella relazione le indicazioni della commissione comunale «Via» di Palazzo di Città. Sede unica a Carrassi, nell’area delle ex caserme Capozzi e Milano

Giovedì 04 Maggio 2023, 13:14

BARI - Le prescrizioni sul verde con ulteriori approfondimenti sulla presenza o meno di alberature monumentali, al fine di preservarle durante le prime operazioni di abbattimento delle piante. Ma anche le raccomandazioni sui parcheggi. Il numero previsto potrebbe risultare insufficiente specie durante le ore mattutine. Le prime stime prevedono infatti un afflusso giornaliero di circa 5.300 persone, di cui ben 3.500 esterne tra pubblico e personale di altre amministrazioni. In ogni caso gli enti preposti hanno già tracciato un primo punto basilare: il parere favorevole al non assoggettamento del progetto alla Via, la Valutazione di impatto ambientale. Un aspetto che accelera di fatto i vari livelli di progettazione su un’opera che potrebbe iniziare a prendere forma entro la fine del 2024. Procede a Bari l’iter che porta verso il Parco della Giustizia, la sede unica che sorgerà all’interno delle ex caserme Capozzi e Milano al quartiere Carrassi.

il progetto Un compendio sviluppato su oltre 154mila metri quadri delimitato a nord da viale Luigi Einaudi, a sud dalla circonvallazione per la Statale 16, ad ovest da corso Alcide de Gasperi e a est da via Fanelli. Il progetto prevede di realizzare un grande parco urbano, aperto anche alla città, su oltre 77mila metri quadri nella parte nord del lotto, mentre nella parte sud la realizzazione su 29mila metri quadri di superficie coperta delle sedi del Tribunale Penale, del Tribunale Civile, della Corte d’Appello e di un edificio che ospiterà il Tribunale dei minori e il Giudice di Pace. Le funzioni giudiziarie saranno disposte in quattro edifici a corte; ci sarà un livello interrato (per parcheggi riservati al personale, depositi, archivio e locali di servizio), un piano fuori terra e altri 3 o 4 per un altezza massima di circa 28 metri. Insomma, un’unica cittadella per dare una risposta definitiva alla carenza di strutture giudiziarie e all’attuale frammentazione delle sedi, sparpagliate qua e là come un caotico arcipelago.

Le prescrizioni sui parcheggi Sono nove i punti sui quali la commissione interdisciplinare comunale Via ha chiesto chiarimenti e integrazioni ai progettisti, messi nero su bianco nell’ultima riunione dello scorso 12 aprile, conclusasi con il via libera finale al non assoggettamento del progetto alla Via. L’aspetto più importante resta appunto quello sulla sosta, sia esterna che interna, al fine di «non aggravare la situazione di traffico presente nelle aree limitrofe al compendio, e dunque evitare o mitigare i potenziali impatti ambientali sulla qualità dell’aria in termini di emissioni atmosferiche e acustiche».

Ci sono infatti due stime: una prevede un fabbisogno di 610 posti auto all’ora e un’altra di 823 posti inflazionata dalla maggior presenza di soggetti esterni (cioè pubblico e utenti) con uno stazionamento medio di tre ore. Numeri che in sostanza rientrerebbero nei 917 posti auto previsti nel progetto, di cui 645 esterni e 272 interni (creati nell’autorimessa interrata e destinati a magistrati e organico giuridico) e che secondo i progettisti potrebbero comunque essere aumentati nella progettazione definitiva, sia nella rimodulazione degli interrati (con meno archivi) sia nel reperimento di altri 180 stalli esterni lungo la viabilità limitrofa al parco. Ma la commissione comunale ha chiesto in ogni caso altre verifiche e chiarendo che le varie stime potranno essere anche aggiornate al ribasso in considerazione di vari fattori come la digitalizzazione dei processi, il telelavoro e interventi comunali sulla mobilità. Il Parco della Giustizia infatti sarà interessato, con apposite fermate, dalla nuova rete di piste ciclabili nella zona e da soluzioni intermodali come il Brt, bus urbani elettrici e bus extraurbani a idrogeno (questi lungo la direttrice metropolitana Santeramo, Cassano, Sannicandro e Bari).

Il verde e il bosco urbano Sarà un progetto molto green che se da un lato prevede l’abbattimento di alcuni alberi, dall’altro inserisce platani, querce roverelle, salici e spino di Giuda. La commissione comunale chiede che la «progettazione, realizzazione e manutenzione dell’area verde sia coerente con il regolamento comunale sul verde urbano» e approfondimenti e verifiche sulla presenza di «eventuali alberi con caratteristiche di monumentalità, in quanto soggetti a normativa specifica e statale». In pratica si tratta di patrimonio paesaggistico da tutelare. Insomma, attenzione su ogni aspetto del verde per un sito che non sarà solo la casa della Giustizia ma anche un parco che potrà ospitare campi sportivi, aree di sosta, aree relax attrezzate, aree espositive all’aperto, un centro civico-biblioteca ed un asilo.

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