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Bari, rotatorie, «bretelle» e caos: i quartieri Picone e Poggiofranco in tilt

 
Ninni Perchiazzi

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Ninni Perchiazzi

Bari, rotatorie, «bretelle» e caos: i  quartieri Picone e Poggiofranco in tilt

Intasamenti e code in viale Pasteur, via Cotugno e via Escrivà. Le polemiche sui cantieri ancora aperti. Sotto accusa l'uscita da ponte Solarino e gli accessi agli ipermercati in viale Pasteur

Giovedì 13 Aprile 2023, 12:45

BARI - «Un delirio tutti i giorni e a tutte le ore. Viale Pasteur, via Sangiorgi. Speriamo si ravvedano dalle alte sfere». È uno dei tanti commenti social - è stato creato uno specifico profilo Facebook - da parte dei residenti del Quartierino e dintorni, da qualche tempo alle prese con i notevoli disagi causati dalla cospicua e a dir poco caotica circolazione veicolare di tutta l’area che insiste sui quartieri Picone e Poggiofranco, peraltro interessati dai lavori relativi a più cantieri, disseminati su più strade. E in effetti, via Cotugno, via Bellomo, viale Pasteur e via Sangiorgi, al momento appaiono delle vere e proprie trincee, tra ruspe e maestranze all’opera, assediate dal consueto flusso abnorme di automezzi in entrata e in uscita dalla città.

Il traffico tentacolare tra code, incolonnamenti, ingorghi e intasamenti a tutte le ore del giorno, è il prezzo (temporaneo) da pagare alla realizzazione della nuova viabilità ideata per snellire e liberare una delle aree più congestionate del capoluogo - via Cotugno, via Bellomo, e adesso anche via Mazzitelli, via Escrivà e via Camillo Rosalba -, principale punto di accesso, tra l’altro, per il Policlinico e l’istituto di ricerca Giovanni Paolo II. Nei mesi scorsi sono state inaugurate «bretelle» e rotatorie nell’ambito del progetto «Strade nuove», un intervento da 18 milioni di euro in via di realizzazione da parte delle Fal, destinato a mutare l’intero assetto viario della zona. L’ultimo taglio del nastro, in ordine di tempo, riguarda la breve striscia di asfalto che, grazie all’apertura della più grande rotatoria cittadina (all’altezza di Santa Fara) connette l’asse Nord Sud al rondò situato tra via Mazzitelli, via Matarrese e via Escrivà (alle spalle dello Sheraton).

Intanto, da febbraio sono entrati nel vivo i lavori su via Sangiorgi - collega i quartieri Picone e Libertà - che consentiranno nell’arco di sei mesi di completare alcune opere essenziali per la viabilità (costo 760mila euro), compresa la realizzazione di una pista ciclabile dalla rotatoria ai piedi del ponte Adriatico fino all’incrocio con viale Pasteur (lato capannone Deodato) in corrispondenza dell’imbocco del sottovia Giuseppe Filippo.

In pratica, agli automobilisti, viene offerto un ventaglio di opportunità in entrata e in uscita dalla città, ma per ora, anche a causa dei lavori in corso, vengono percepiti maggiormente disagi e criticità.

RILIEVI E RESTRINGIMENTI - «Chi viene dal ponte Solarino diretto ad uno degli ipermercati o alla propria abitazione è costretto ad arrivare quella rotonda e a rimanere imbottigliato nel traffico a causa delle auto che confluiscono anche da via Sangiorgi». La mini-rotonda citata da uno dei residenti è quella situata tra viale Pasteur, via Colletta e via Sangiorgi, contestata, nei vari commenti, al pari delle rotatorie (in via di ultimazione ma già utilizzate) tra viale Pasteur e il ponte Solarino e del crocevia tra via Mazzitelli, via Cotugno e via Bellomo. Il motivo? I restringimenti di carreggiata in prossimità degli stessi rondò. «La strettoia fatta alla discesa del ponte Solarino per immettersi alla rotatoria di viale Pasteur è incomprensibile - scrive un altro componente del comitato di quartiere -, hanno creato un imbuto che crea un traffico caotico ad ogni ora, prima non c’è mai stato traffico in quel punto. Siamo rovinati». Oltre al peggioramento della qualità della vita - traffico, rumore e caos in aumento -, sul tema, c’è chi ha da tempo sollevato il problema delle ambulanze, «che proprio a causa del restringimento sul ponte rischiano di restare imbottigliate lungo il tragitto che porta al pronto soccorso», chiedendo all’amministrazione comunale di prevedere dei correttivi.

C’è poi chi solleva il problema degli accessi ai due supermercati lungo viale Pasteur in direzione sud, che sovente creano immancabili incolonnamenti, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali - «tra le 18 e le 20 è un vero e proprio caos» -. Non è da meno la situazione che si crea nelle stesse ore e in prima mattinata, lungo la rotatoria alle spalle dell’Angiulli, dove confluisce il traffico da via Bellomo, via Mazzitelli e viale Pasteur e da Poggiofranco, tramite la bretella che scende dal ponte Solarino, nell’ambito del nuovo anello di circolazione. Entro la fine dell’anno i cantieri dovrebbero giungere a conclusione, ponendo fine, si spera, a disagi e polemiche, ma anche consentendo di valutare le criticità sollevate, in modo da poter apportare eventuali correttivi. L’alternativa è il delirio quotidiano.

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