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«IsPlasma Prize» al barese Favia: il ricercatore premiato in Giappone

 
Barbara Minafra

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Barbara Minafra

«IsPlasma Prize» al barese Favia: il ricercatore premiato in Giappone

L’ordinario di Chimica dell’Università di Bari ha ricevuto l’alto riconoscimento per i risultati eccezionali nel campo della scienza del plasma

Martedì 11 Aprile 2023, 13:25

Il più alto riconoscimento per i risultati eccezionali nel campo della scienza del plasma e delle sue applicazioni, è stato assegnato al prof. Pietro Favia, ordinario di Chimica generale ed inorganica nel dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Il ricercatore che lavora in stretta collaborazione con gli scienziati della sezione barese dell’istituto Cnr Nanotec ha ricevuto «IsPlasma Prize 2023» dal comitato organizzatore della 15ª conferenza IsPlasma/Ic-Plants (riconoscimento dedicato alla memoria del prof. Riccardo d’Agostino, emerito dell’Università di Bari e chimico dei plasmi di fama internazionale).

Il simposio mondiale che si è svolto a Nagoya, in Giappone, riunisce ogni anno circa 500 scienziati e ingegneri da tutto il mondo esperti della scienza e delle tecnologie del plasma, e delle sue applicazioni in settori avanzati e strategici, dalle nanotecnologie ai semiconduttori, dalle scienze della vita all’ambiente, dall’energia all’aerospazio.

Obiettivo della conferenza è discutere le ultime ricerche nel campo della scienza avanzata del plasma, le sue applicazioni per la lavorazione e la produzione di semiconduttori al nitruro e di nanomateriali, nonché i nuovi ecosistemi per il trasferimento di tecnologie. Detto altrimenti si tratta di affrontare temi quali il riscaldamento globale, le risorse e i problemi energetici, ai quali la scienza avanzata del plasma e le sue tecnologie applicative possono contribuire in modo significativo. In particolare, in questo simposio sono state evidenziate le tecnologie di biosensing (un rilevamento di molecole bersaglio basato sui principi utilizzati da un sistema vivente come il sistema immunitario), data la loro crescente importanza nei settori sanitario, agroalimentare e ambientale. Ma il simposio rappresenta annualmente anche un’opportunità ideale per lo scambio di idee e informazioni, che sostengono anche l’avvio o l’ulteriore sviluppo di collaborazioni internazionali tra coloro che lavorano in questi campi multidisciplinari.

L’edizione 2023 ha conferito il premio al prof. Favia (H-Index 53) sia per le sue ricerche sulle applicazioni dei plasmi di non equilibrio in campo biomedico, in particolare nel campo dei biomateriali e dell’ingegneria tissutale, e nei recentissimi settori Plasma-Medicine e Plasma-Agriculture, ma anche per il contributo scientifico che negli anni ha costantemente portato alla conferenza internazionale. Tra le sue ricerche particolarmente influenti ci sono «La roadmap del plasma 2017: scienza e tecnologia del plasma a bassa temperatura», uno studio sui «Trattamenti al plasma e deposizione al plasma di polimeri per applicazioni biomediche», una panoramica sul «Trattamento al plasma a bassa temperatura dei materiali» e una ricerca sulle «Superfici stabili di acido acrilico depositate al plasma per applicazioni di coltura cellulare».

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