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Nuovo sindaco di Bari, il papabile è Melchiorre

 
Mimmo Mazza

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Mimmo Mazza

Nuovo sindaco di Bari, il papabile è Melchiorre

Romito (Lega): «È la persona giusta, sono pronto a sostenerlo»centrodestra al lavoro

Domenica 19 Marzo 2023, 08:30

BARI - Mentre il centrosinistra in Consiglio regionale è alle prese con le conseguenze della frattura con i consiglieri di Azione, il centrodestra cerca di mettere insieme programmi e uomini per i prossimi, importanti, appuntamenti elettorali. Tra gli esponenti politici in prima linea c’è il leghista Fabio Romito.

Consigliere Romito, come giudica le recenti vicende interne alla maggioranza in Regione?

«Direi che gli ultimi consigli regionali sono stati uno spettacolo mortificante per tutti i cittadini pugliesi. L’assemblea legislativa si è trasformata in una litigiosa e improduttiva assemblea di condominio, dove a prevalere è la litigiosità all’interno della maggioranza e la guerra tra correnti (civici contro dem, dem di Bonaccini contro dem della Schlein, 5 stelle contro gli uni e gli altri) e non il bene della comunità».

Quali sono i temi di cui si sta occupando in questi mesi di attività e quali sono a suo parere le priorità da affrontare?

«Parto dall’ultima parte della domanda: il tema della sanità non può che essere la priorità assoluta. Per esami specialistici necessari per la prevenzione – ad esempio mammografie, esami diagnostici ecc – un cittadino è costretto ad aspettare anche diversi anni, e questo non è tollerabile. Bisogna occuparsi poi delle famiglie, dello spopolamento dovuto all’emigrazione dei giovani verso il nord Italia, dell’emergenza abitativa aggravata anche dall’ultimo autogol fatto dalla Regione sul Piano Casa e rimettere al centro dell’agenda politiche di sviluppo per il tessuto economico e sostegno del merito. Troppi scandali hanno minato la credibilità delle istituzioni».

Capitolo Bari città, ci avviciniamo alle prossime amministrative e il suo nome figura fra quello dei papabili candidati sindaco. Qual è la sua opinione?

«L’era di Antonio Decaro è ormai terminata e il centrodestra ha una opportunità straordinaria, è innegabile. Bisogna superare 20 anni di centrosinistra e guardare al futuro con ottimismo e spirito di rinnovamento, in questo senso credo che un ruolo preminente nella scelta del futuro candidato sindaco spetti a Fratelli d’Italia e in questo senso l’amico e collega Filippo Melchiorre rappresenterebbe un’ottima candidatura. Io sono a disposizione per contribuire a costruire una coalizione forte e vincente, per Bari e i baresi non intendo risparmiarmi neppure per un attimo».

Come considera questi ultimi anni di amministrazione Decaro?

«Antonio Decaro sarà certamente ricordato dai baresi con affetto, così come Simeone Di Cagno Abbrescia, credo però che ci sia molto da fare per cambiare in meglio la città. L’approvazione del Piano Urbanistico Generale, un diverso approccio alla mobilità - più pratico e meno poetico - , la valorizzazione del tessuto economico cittadino, la salvaguardia della sicurezza dei baresi e un profondo rinnovamento della classe dirigente cittadina – aziende pubbliche, incarichi professionali e ruoli di responsabilità appartengono da vent’anni ai soliti noti - dovranno essere al centro dell’azione del centrodestra».

Qual è il suo giudizio sul Governo Meloni?

«Credo che in condizioni difficilissime il Governo stia lavorando in modo serio e concreto. Il ministro Salvini sta avendo il merito di aver sbloccato centinaia di cantieri e di aver avviato la programmazione di opere importantissime, come ad esempio il Ponte sullo Stretto. La storica riforma del fisco, poi, è un passaggio che si aspettava da anni. La premier Meloni invece sta riuscendo a mantenere coeso il Governo e a lavorare con grande fermezza riscuotendo grande consenso nel tessuto internazionale».

La sua prossima battaglia in Regione?

«Mi piacerebbe audire in Commissione la governance di AQP , per comprendere alcune dinamiche aziendali che mi sono poco chiare, specie alla luce della prossima gara cui dovrà partecipare per l’affidamento del servizio idrico nel 2025».

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