GIOVINAZZO - La febbre del sabato sera tra luci, musica, performance artistiche e malamovida. Quando la gioventù va in discoteca il sabato sera, fuori porta, perde il controllo e finisce per lasciarsi risucchiare in un vortice di provocazioni, turpiloquio, minacce e violenza, a fine festa, fuori dalla discoteca.
È l’esperienza traumatica vissuta da una piccola comitiva di giovani studenti liceali baresi, non ancora maggiorenni, che lo scorso fine settimana ha scelto di trascorrere il sabato sera in una noto «vision club» di Giovinazzo.
L’idea di partenza era quella di godere della musica di un popolarissimo produttore e dj britannico, guest star di una serata da sballo annunciata con squilli di trombe e rulli di tamburi su tutti i social. Il tam tam mediatico è riuscito polarizzare l’interesse e l’attenzione del popolo della notte.
Un evento speciale, una occasione unica che i ragazzi baresi non hanno voluto perdere. Lo spettacolo è stato all’altezza delle aspettative, in uno stile per nulla esagerato, sregolato e violento (roba per intenderci da sesso droga e rock’n roll) ma come spesso accade nella sala si sono incontrati ragazzi e comitive con storie, cultura e modi di fare differenti.
È bastato poco, una parola in più, uno sguardo troppo intenso, un gesto mal interpretato per creare l’equivoco. Due giovani, spalleggiati dai loro compagni si sono affrontati a muso duro. Dopo qualche scaramuccia, quando il contrasto sembrava poter acuirsi, il buon senso ha prevalso e l’eccitazione si è dissolta. La security del club, che agisce con compiti non solo di sicurezza e di prevenzione, è straordinariamente efficace e le risse nei pub ovunque sono oramai un retaggio di un passato un po’ zoticone e fuori moda.
Fuori però, all’aria aperta, dove la selezione e il controllo non ci sono più, ogni fine serata può accadere di tutto. È così è accaduto che tra i litiganti l’astio è tornato. Coloro che avevano attaccato briga, sostanzialmente per futili ragioni, all’interno del locale, convinti di avere un conto da regolare, una offesa da vendicare, si sono organizzati per sfogare la frustrazione, tornando alla carica. Uno dei ragazzi della comitiva barese, più degli altri è stato preso di mira e colpito con calci e pugni. Le percosse gli hanno procurato una serie di abrasioni e ferite sul volto, sulle braccia, sul torace. Il giovane ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici. Il referto di guarigione fortunatamente è inferiore ai 10 giorni. L’episodio, seppure abbia avuto luogo in una cornice differente, sembra appartenere alla saga degli atti di violenza e delle aggressioni consumate da una gioventù che insegue il mito della violenza..
