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Bari, gli studenti raccolgono le olive nei campi e la prof di Scienze non li interroga

 
Redazione online

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L'idea del liceo scientifico Tedone di Grumo Appula. In tanti portano come «prova» la maglietta sporca di terra

Venerdì 28 Ottobre 2022, 14:34

14:35

BARI - «Recuperare le tradizioni e il legame con la terra andando a raccogliere le olive con i nonni o con i propri genitori» consente agli alunni del terzo anno del liceo scientifico Tedone di Grumo Appula (Bari) di ottenere in cambio un giorno di "clemenza": saranno giustificati dalla prof di Scienze che la mattina dopo non li interrogherà.

L’idea è di Valeria Scaringella, 40 anni, di Corato. «Molti degli studenti sono coratini - spiega la docente - e da noi si sente molto questo legame con la terra, solo che gli adolescenti a volte tendono quasi a vergognarsene. A questa età non lo si apprezza molto, invece vorrei che imparassero a vedere il bello nell’albero di ulivo, in quello che stanno facendo, a lavorare e a sporcarsi le mani nel vero senso della parola. Come alternanza scuola-lavoro sarebbe molto bello da fare, una giornata in campagna lascia molto di più».

E gli studenti, tra i 16 e 17 anni, apprezzano molto l’iniziativa. «Se il giorno prima sei andato a raccogliere le olive, sei certo che nella mia ora non ti interrogo. Li giustifico ma devono dimostrarlo, anche con le unghie sporche - scherza la docente - piuttosto che con le foto. Li giustifico perché per me la tradizione, la cultura, la cura del territorio e la bellezza della nostra terra passano anche da questo». E poi, precisa l’insegnante, «se il giorno prima ti sei svegliato alle 6 per andare a raccogliere le olive e torni a casa stanco, mettersi a studiare immagino non sia semplicissimo.

L'idea «sta funzionando», aggiunge Scaringella e gli studenti «ci tengono a far vedere che sono effettivamente andati in campagna portando anche la magliettina sporca di terra. I ragazzi hanno spesso bisogno di essere ascoltati e ti raccontano quello che vivono come un evento straordinario. Immagino che anche i loro parenti siano contenti».

L’iniziativa non riguarda solo le olive ma il rapporto con la terra in generale. «A ottobre - sottolinea la prof - sono andati a vendemmiare e poi sono venuti a scuola con un bustone pieno dell’uva che hanno raccolto; altri vogliono portare la bottiglia dell’olio che hanno prodotto loro. È il primo anno che sono in questa scuola, sto tastando il territorio, vediamo se l’iniziativa si estenderà». 

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