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Bari: appello emergenza sangue

 
Redazione Bari

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Bari: appello emergenza sangue

Estate stagione difficile. Iacobbe (Avis): «Ragazzi abbiamo bisogno di voi»

Sabato 20 Agosto 2022, 11:28

BARI - A Bari continua l’allarme per l’emergenza sangue. L’appello in queste ore risuona come una vera e propria richiesta di mobilitazione. Il dato allarmante ha toccato il picco il 21 luglio scorso quando, tra le scorte, risultavano a disposizione soltanto tre sacche ematiche del gruppo A positivo.

Dall’inizio della stagione estiva le donazioni sono aumentate e, dopo una serie di campagne a sostegno della donazione, si è riusciti a garantire gli interventi programmati con il contagocce. La situazione è critica e nelle ultime 48 ore da più parti giungono appelli a donare. Persino sui social, in particolare su un gruppo dedicato a mamme e bambini con più di 5000 iscritti molto conosciuto in città, si leggono post per invitare il popolo della rete a donare. E non mancano i commenti dedicati alla solidarietà. Oltre a quelli in cui l’appello si fa più forte perché c’è chi ha un disperato bisogno di ricevere una trasfusione. A scendere in campo in queste ore è l’associazione di donatori Avis, sede comunale Bari e il suo presidente Nicola Iacobbe. «Ci preoccupano molto – spiega Iacobbe – i dati che ci ha comunicato il direttore di Medicina Trasfusionale del Policlinico Angelo Ostuni che continua a lanciare appelli a sostegno della donazione. L’ospedale Di Venere e il San Paolo registrano da 6 a 8 donazioni giornaliere a fronte di un utilizzo minimo di 20 sacche di sangue al giorno. Tra le scorte mancano soprattutto i gruppi zero positivo; A positivo e Rh negativo».

Persino il ministero della Salute si è fatto sentire inviando una circolare a livello nazionale agli assessorati competenti chiedendo di mettere in campo il più possibile l’implementazione del PBM, ovvero del Patient Blood Management, definizione anglosassone che indica, in base a quanto definito dalla Risoluzione WHA63.12 del 21 maggio del 2010 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità una strategia multiprofessionale per coniugare diversi obiettivi tra cui quello di migliorare gli «outcome» dei pazienti facendo riferimento non alla risorsa del sangue e dei suoi prodotti ma a quella del paziente stesso. In pratica un sistema attraverso il quale, durante le trasfusioni, è possibile ridurre al minimo il sanguinamento del paziente per sfruttare e ottimizzare al riserva fisiologica dell’anemia del singolo paziente. «Il nostro appello in queste ore – conclude Iacobbe – è rivolto a tutti, ma in particolare ai giovani affinché mostrino il loro senso di responsabilità di fronte ad un’emergenza che in questi ultimi anni continua a non placarsi. I nostri donatori storici ma ormai anziani tra un po’ non saranno più in grado di donare. Per questo abbiamo bisogno dei ragazzi. Mi rivolgo a voi perché credo nelle vostre potenzialità: venite a donare, so che siete capaci di fare grandi cose. Abbiamo bisogno della vostra preziosa collaborazione perché una singola goccia del vostro sangue può salvare tante vite».

Intanto, per sopperire alla mancanza di sangue, il personale sanitario del Policlinico in queste ore ha deciso di donare il sangue: un gesto nobile per salvare tante vite.

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